Mattarella ha sciolto Camera e Senato. Si vota il 4 marzo 2018

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sergio mattarella

Come già ipotizzato da tanti, si è ufficialmente conclusa la XVII legislatura della Repubblica Italiana. Il primo ministro Paolo Gentiloni ha tenuto, in mattinata, la consueta conferenza stampa di fine anno, di fatto diventata un momento utile per riassumere l’operato svolto durante il suo mandato.

Al termine, il premier si è recato al Quirinale, per colloquiare con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, con il quale si è soffermato sull’attività governativa, dopo averlo già fatto durante l’evento pubblico. Concluso il dialogo tra i due, si sono succedutiì prima il presidente del Senato Pietro Grasso e poi la presidente della Camera Laura Boldrini, come esige la prassi istituzionale quando si avvia la procedura per lo scioglimento delle Camere. Terminati i colloqui, Gentiloni è ritornato al Quirinale per apporre alla sua firma sul decreto di scioglimento del Parlamento insieme a Mattarella.

La giornata di ieri prevedeva, alle 18.30, anche una seduta del Consiglio dei Ministri, tra i cui ordini del giorno erano incluse comunicazioni da parte del Presidente. Proprio come era stato ventilato dai più, tra le comunicazioni di Gentiloni rientrava l’indizione delle elezioni, fissate per il giorno domenica 4 marzo 2018. A Consiglio finito, l’ex Ministro degli Esteri si è recato al Quirinale per la terza volta nel corso della giornata, dove il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha controfirmato il decreto di indizione per le elezioni.

A questo punto i diversi partecipanti alla sfida elettorale avranno circa 60 giorni a disposizione, per convincere gli elettori a schierarsi dalla propria parte, quando si troveranno in cabina ad esprimere il loro consenso.