Whatsapp fa sul serio e decide di criptare i messaggi per garantire un livello assoluto di sicurezza ai propri utenti. Nella diatriba fra Apple e Fbi per l’accesso ai dati contenuti negli iPhone, la maggior parte dei big della Silicon Valley si sono schierati in favore della privacy, a qualunque costo. Da Mark Zuckerberg, creatore di Facebook a Sundar Pichai amministratore delegato di Google, tutti sotto una sola voce, la sicurezza degli utenti e i loro dati prima di tutto. Dello stesso avviso anche Jan Koum, fondatore di Whatsapp insieme a Brian Acton, che, sulla scia di servizi come Telegram, ha lanciato la crittografia end to end (da punto a punto). La mossa arriva dopo l’enorme polemica tra la Apple e l’FBI, sulla questione privacy e sblocco forzato dei dispositivi per l’accesso ai dati dell’iPhone del killer di San Bernardino. Ecco che i maggiori colossi americani di messaggistica Social, corrono ai ripari. Parte dunque la sfida a chi riesce a tutelare nel migliore dei modi i propri utenti.Sulla scia di telegram, il primo passo ufficiale lo compie Whatsapp, ad annunciarlo con un post su Facebook, il fondatore della piattaforma messaggistica Jan Koum, ora di proprietà del social network di Zuckerberg: Tutti i messaggi e le chiamate vocali che passeranno su Whatsapp saranno automaticamente criptati. Dunque il colosso dei social è intenzionato seriamente a proteggere il suo miliardo di utenti.
Sul blog della compagnia c’è un riferimento anche alla vicenda Apple-Fbi: «Riconosciamo il lavoro importante delle forze dell’ordine nel tenere le persone al sicuro», scrive Whatsapp, «ma gli sforzi per indebolire la cifratura dei dati espongono le informazioni delle persone all’abuso di cybercriminali, hacker e Stati canaglia».
«Sono due anni che lavoriamo per dare alle persone una migliore sicurezza per le loro conversazioni su WhatsApp», scrive Koum su Facebook. «Sono orgoglioso che il nostro team abbia raggiunto questo traguardo: d’ora in poi ogni messaggio, foto, video, file e messaggio vocale inviato sarà criptato di default se il mittente e il destinatario useranno entrambi l’ultima versione della nostra applicazione. Anche le chat di gruppo e le chiamate vocali saranno criptate».
«Le persone meritano sicurezza», sottolinea Koum, perché è la sicurezza che «ci permette di connetterci con chi amiamo». «Ci permette di comunicare informazioni sensibili con colleghi, amici o altri». «Siamo felici di fare la nostra parte nel mantenere le informazioni delle persone fuori dalla portata di hacker e criminali informatici». Nessuno, sottolinea il blog della compagnia, potrà entrare nei messaggi inviati, «nemmeno regimi repressivi oppure noi stessi».
Il colosso della messaggistica social, ha dunque annunciato di aver introdotto la crittografia dei dati, da server a server, end-to-end, per rendere i messaggi che scambiati tra gli utenti a prova di hacker o intromissioni. Cosa significa in termini pratici? Quando scriveremo un messaggio su whatsapp, lo stesso risulterà criptato (protetto), fino a quando non giungerà al destinatari. Solo allora verranno decriptati per renderli leggibili.
Grazie a questo metodo, i messaggi saranno inviolabili, una sicurezza cosi elevata che neppure lo staff di WhatsApp sarà in grado di accedervi, senza avere le chiavi di accesso. Al momento l’aggiornamento della sicurezza è attivo solo per dispositivi Android, non sarà applicabile ai messaggi di gruppo, alle foto, audio o video. A breve dovrebbe uscire anche una versione per sistemi Ios, dunque per Iphone.
In realtà sono diversi mesi che il colosso americano, lavora sulla sicurezza dati dei suoi utenti, appena facebook acquistò la startup lo scorso anno. Sul piano tecnico, il nuovo sistema di crittografia end-to-end utilizzato da WhatsApp, è basatoo sulla tecnologia sviluppata da Open Whisper Systems, associazione no-profit che già ha ideato il popolare protocollo di messaggistica TextSecure, usato finora però per lo più soltanto da smanettoni ultra sensibili al tema della privacy. Siamo davanti ad una svolta importante nel settore, dove si vanno a scontrare due ideologie molto differenti, ci saranno tanti altri casi come quello dell’assassino di San Bernardino, dunque, la domanda resta la stessa, fin dove è giusto difendere la privacy? Probabilmente prima o poi sarà trovato un compromesso intelligente.
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Nel dettaglio
Dal 5 aprile 2016 per tutti gli utenti che possiedono la versione più recente dell’app, viene implementata la sicurezza end-to-end. Questa speciale crittografia permette solo all’utente mittente e all’utente destinatario interessati di possedere i permessi per leggere e agire sui messaggi della conversazione in comune. Nello specifico, questa procedura permette di avere delle conversazioni sicure al punto tale che non è possibile intercettare un messaggio nel percorso di viaggio. Neppure WhatsApp stesso ha i permessi per agire sui messaggi di testo, vocali o qualsiasi siano loro.
Cenni su Whatsapp
WhatsApp è un’applicazione basata sulla messaggistica istantanea multipiattaforma per smartphone creata nel 2009.Dal 19 febbraio 2014 fa parte del gruppo Facebook Inc.. Attualmente è disponibile per iOS, Android, BlackBerry OS, Nokia Serie 40, Nokia Symbian e Windows Phone. Per alcuni dei sistemi operativi citati il supporto dell’applicazione cesserà entro la fine del 2016 .Il 2 febbraio 2016 ha raggiunto il miliardo di utenti attivi.
Caratteristiche
Oltre allo scambio di messaggi testuali è possibile inviare immagini, video, audio, documenti, la propria posizione geografica (grazie all’uso di mappe integrate nel dispositivo) e fare chiamate VoIP con chiunque abbia uno smartphone dotato di connessione a Internet e abbia installato l’applicazione.Fino al 17 gennaio 2016 l’applicazione prevedeva (dal momento dell’attivazione) un periodo di prova di 1 anno e successivamente il pagamento di un abbonamento, in particolare un canone annuale di 0,89€ per Android, BlackBerry o Windows Phone . È stata successivamente introdotta la possibilità di abbonarsi per tre anni al prezzo di 2,40 € o per 5 anni al prezzo di 3,34 € e la possibilità di pagare per un amico. Il servizio viene attivato sul numero dell’utente, che potrà liberamente cambiare cellulare, reinstallare o aggiornare il software purché il numero telefonico rimanga invariato. Per la piattaforma iOS era invece richiesto un canone pari ad 1 € una tantum, al primo download. Questa politica ha suscitato accese proteste soprattutto da parte di utenti non Apple. Dal 18 gennaio 2016 i vari abbonamenti sono stati aboliti, di conseguenza WhatsApp è diventato gratuito per un tempo illimitato.