La prossima versione di Android si chiamerà ufficialmente Marshmallow, come i dolcetti bianchi e gommosi made in Usa, rispettata in pieno la tradizione dolciaria, infatti google abitualmente associa il nome dei suoi sistemi operativi a tipici dolci della tradizione americana, dopo Cupcake (1.5), Donut (1.6), Eclair (2.0), Froyo (2.2), Gingerbread (2.3), Honeycomb (3.0), Ice Cream Sandwich (4.0), Jelly Bean (4.1-3), KitKat (4.4) e Lollipop (5.0), ora è il turno dei Marshmallow. In realtà questa volta il mistero sulla M è stato molto dibattuto in rete, chilometrici diatribe sul futuro dolce da abbinare, alla fine ci ha pensato google svelando per intero il nome del prossimo attesissimo android 6.0. Il nuovo sistema operativo sarà disponibile dal prossimo autunno, presenti diverse novità, in primis il sistema per i pagamenti ‘mobile’ Android Pay e un migliore assistente online.
La novità più importante è sicuramente Android Pay, sistema per i pagamenti attraverso smartphone o tablet compatibili, miglioramenti decisivi come il pagamento autorizzato tramite impronta digitale, senza dover aprire “app” a parte. Una sfida diretta ad Apple Pay ed al recente Samsung Pay, la tecnologia usata e la stessa presente sulla piattaforma Apple, il chip Nfc che permette di effettuare transazioni avvicinando il telefono ad appositi lettori,stesso sistema usato anche da Samsung Pay, ma a differenza degli altri due competitor l’azienda coreana è riuscita ad aggiungere un ulteriore chip che simula le strisciate delle carte di credito e dunque risulta essere compatibile praticamente ovunque.
Android M avrà un nuovo sistema per gestire i permessi richiesti dalle applicazioni, fornirà una migliore esperienza del web con link che si apriranno “dentro” le app. Google Now, l’assistente personale, sarà potenziato e con “Tap Now” punta a diventare ancora più intuitivo.
Secondo le ultime indiscrezioni Android M potrebbe debuttare sue due nuovi Google-phone: un Nexus ‘phablet’ prodotto da Huawei e un nuovo Nexus 5 di Lg.
Sviluppatori
Da oggi gli sviluppatori possono scaricare il kit di sviluppo 6.0, verificare il funzionamento delle nuove app sui più recenti Nexus (5,6 e 9) e iniziare ad sottoporle al Google Play Store. Ulteriori dettagli per modificare le proprie app e adeguarsi al nuovo Api Level 23 sono disponibili sul blog degli sviluppatori di Android.