ROMA – E’ all’F8 di San Francisco – la convention annuale per e degli sviluppatori di Facebook – che Mark Zuckerberg ha lanciato il manifesto per il prossimo decennio della sua creatura e non solo. Visionario ma anche estremamente concreto il Ceo del social più famoso al mondo ha disegnato uno scenario che ad oggi, ai più, potrebbe apparire come mera fantascienza. Realtà virtuale, intelligenza artificiale, ‘rete’ accessibile a tutti e in ogni dove, i pilastri della ‘visione’.
Ma partiamo da quello che già esiste nel mondo Facebook. Su Messenger e Whatsapp – le due app di messaggistica – viaggiano ben 60 miliardi di messaggi al giorno. Amore, amicizia, lavoro. Tutto si comunica a portata di dita e corredato da emoticon. “Diamo a tutte le persone del mondo la possibilità di condividere qualsiasi cosa con chiunque. Invece di costruire muri, possiamo aiutare le persone a costruire ponti”, ha detto, a tal proposito, Mark Zuckerberg.
Il futuro di queste app è, però, nelle chatbot ovvero l’evoluzione della messaggistica. Alle comuni chat si aggiungerà l’intelligenza artificiale e il dialogo si allargherà agli estranei e al mondo professionale. Grazie a Messenger gli utenti Facebook potranno dialogare direttamente con le aziende, chiedere informazioni sui prodotti, prenotare voli, fare acquisti o anche solo informarsi sulle previsioni del tempo. Nelle chatbot non servirà alcun linguaggio particolare, grazie all’intelligenza artificiale, infatti, sarà comprensibile il linguaggio colloquiale, quello che si usa comunemente con gli amici. La comunicazione sarà, come vuole la prassi, biunivoca, cioè anche le aziende potranno interloquire con gli utenti Facebook ma, il vero potere, resterà nelle mani di questi ultimi. Loro la possibilità di evitare messaggi molesti, loro la possibilità di ‘zittire’ le chat, loro la possibilità di non rispondere alle comunicazioni commerciali e chiudere, in maniera definitiva, i canali comunicativi di scarso interesse. Anche le news, la loro lettura, passeranno attraverso i nuovi sistemi di intelligenza artificiale e ogni singolo iscritto potrà godersi solo le notizie di stretto interesse senza vedere la propria bacheca invasa da tutto lo scibile umano.
Resta infine il sogno dell’accesso globale alla rete Internet. È questa la sfida che il mondo deve affrontare nei prossimi anni ma, di questa preoccupazione, Mark Zuckerberg ne ha fatto una bandiera. L’ex enfant prodige del mondo social ha sottolineato come 25 milioni di persone in 37 Paesi stanno usando Free Basics, il servizio che offre l’accesso gratuito a una selezione di siti di pubblica utilità oltre che ai prodotti di Facebook. Il segnale Internet arriverà in ogni angolo della Terra attraverso qualsiasi espediente lo consenta, dai droni ai satelliti. Il primo di questi sarà lanciato il mese prossimo per servire l’Africa subsahariana. Ma non basta. Facebook sta costruendo anche uno speciale aereo a energia solare con cui portare la rete nei paesi in via di sviluppo. Un giorno, ha detto Zuckerberg, ci sarà “una flotta di questi aerei nel cielo”.
Altro capitolo è quello che lo stesso Mark Zuckerberg ha dedicato alla realtà virtuale. Facebook live, la piattaforma aperta a tutti e disponibile da qualche giorno per trasmettere in diretta i video su Facebook, ne è solo l’inizio. La realtà virtuale, ha spiegato, sarà “la piattaforma più sociale di tutte. Stiamo costruendo una tecnologia che cambierà il modo in cui noi tutti vediamo il mondo”. #dire