“A chi dice sarai terrorizzato assicuro che in questo mese concluderemo le riforme importanti e saremo in condizione di assicurare al paese altri 7 anni di un presidente della Repubblica arbitro rigoroso del bene comune e del paese. Non deve essere una bandierina ma un punto di riferimento per tutto il paese”. Matteo renzi alla direzione del Partito Democratico.
“Questa prima direzione del 2015 fa capire l’importanza delle sfide che ci attendo da qui a prossimi mesi, sfide istituzionali e soprattutto del Partito, ma anche di natura più ampia”. Cosi Matteo Renzi apre la direzione nazionale del Partito Democratico. Il 2015 sarà, un anno molto”difficile”, nel quale “dovremo più che mai riflettere sul ruolo dell’Italia nel Mediterraneo e in Europa”.
Sulle riforme continua la discussione è molto intensa ,la legge elettorale è stata discussa troppe volte,abbiamo molti punti in comune con gli altri partiti,il risultato è molto vicino,la svolta storica con questa nuova legge è molto vicina”
“Basta ironie, basta con le demagogie, tutti i partiti saranno invitati alla discussione. Se qualcuno si chiama fuori faremo senza di lui. Nessuno ci porrà dei veti,nessuno ci metterà all’angolo il Presidente della Repubblica sarà scelto in modo onesto e sensato,invitando anche il Movimento 5 stelle al confronto e ad un pacato dialogo.I Cinque stelle,continua Renzi devono venire alla discussione,“I Cinque stelle se vogliono stare al tavolo, ci stiano. Devono scegliere se essere nelle mani di quelli che vogliono impiccare gli altri o nel gioco istituzionale. Spero colgano l’occasione, faremo anche senza di loro ma sarebbe bello insieme a loro”.
Il Pd ha una “responsabilità” nell’elezione del nuovo presidente della Repubblica per cui “o siamo in condizioni di fare quel che necessario o” se si fallirà come nel 2013 “noi saremo additati come colpevoli”.
