Il coronavirus da diverse settimane sta spaventando il mondo intero. Migliaia sono le vittime in Cina con oltre 80mila contagiati. Da qualche ora il virus ha colpito anche l’Italia, provocando la prima vittima ufficiale, un uomo di 77anni. Al momento i contagiati in Italia sono 19, sedici concentrati in Lombardia, un paziente in Veneto e due casi a Roma (la coppia cinese). Ma cosa sappiamo sul coronavirus e come possiamo tutelarci?
Che cos’è il coronavirus? In realtà i coronavirus sono frequenti e fanno parte di una vasta famiglia di virus già conosciuti e tenuti sotto controllo. Ad esempio il raffreddore fa parte del coronavirus, così come forme influenzali più gravi quali la sindrome mediorientale o la Sars. Il Covid-19 (l’attuale) è un nuovo è sconosciuto ceppo di coronavirus identificato nell’uomo e che è stato segnalato per la prima volta a Wuhan, in Cina, a dicembre 2019.
Quali sono i sintomi del coronavirus? Anche in questo caso dipende molto dal virus infettivo, solitamente i sintomi più comuni includono febbre, tosse e difficoltà respiratorie più o meno acute. Nei casi più gravi, l’infezione causa la polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale e purtroppo anche la morte.
Quanto dura l’incubazione? Il periodo di incubazione, ossia il periodo di tempo che intercorre tra il contagio e lo sviluppo dei sintomi clinici, varia da 2 a 14 giorni.
Qual è la differenza con i sintomi dell’influenza? I sintomi sono molto simili e consistono in febbre alta, tosse e raffreddore. Sono tuttavia causati da virus differenti, pertanto, in caso di sospetto di coronavirus, è necessario effettuare esami di laboratorio per confermare la diagnosi.
Se sospetti sintomi di coronavirus contatta il 112 o il 1500. Non recarti in ospedale, rischieresti solo la diffusione del virus.
Quali sono le cause del contagio?
Il coronavirus può essere trasmesso attraverso le vie respiratorie. In particolare il virus si trasmette attraverso le goccioline di saliva del contagiato. Quindi fare attenzione a starnuti e colpi di tosse.
Come proteggersi?
Soprattutto nei paesi dove il focolaio ha avuto origine sarebbe opportuno non avere contatti diretti con altre persone, restare in ogni caso ad una distanza sufficiente per evitare eventuali colpi di tosse, starnuti o goccioline di saliva che solitamente possono colpire involontariamente l’interlocutore. Non toccarti gli occhi, naso e bocca con le mani. Copri bocca e naso se starnutisci o tossisci. Non prendere farmaci antivirali né antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico.
Pulisci le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Qualora presenti sintomi influenzali intensi, come febbre alta, stanchezza o difficoltà respiratorie non recarti in ospedale ma chiama immediatamente il 112 o il 1500, arriverà direttamente a casa tua un’ambulanza speciale che provvederà ad effettuare le dovute verifiche per capire se sei stato contagiato.
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Quanto è pericoloso il virus? Come capita per tutte le altre malattie di tipo respiratorie, l’infezione da nuovo coronavirus può presentarsi in maniera lieve, con semplici raffreddori, tosse e mal di gola, oppure può presentare sintomi gravi quali polmonite acuta e difficoltà respiratorie, in alcuni casi, può sopraggiungere la morte. I soggetti più a rischio alle forme gravi sono gli anziani che già presentano malattie pre-esistenti. Tuttavia non è detto che un giovane in forze come il 38enne di Codogno non possa essere infettato gravemente, ma nel caso specifico la gravità potrebbe essere sopraggiunga per la poca tempestività della diagnosi.
Il virus resiste sulle superfici?
In realtà il virus resiste attorno alle 24 ore, ecco perché non bisogna temere di aprire i pacchi proventi dalla Cina. È possibile tuttavia che se un contagiato da coronavirus starnutisca magari su una superficie o sulla vostra mano, il virus possa continuare a sopravvivere, ma anche in questo caso non più di 24 ore, e soprattutto perderà la sua forza con il passare del tempo. Ecco perché bisogna lavarsi frequentemente le mani, soprattutto se si hanno interazioni con altre persone.
Il coronavirus può essere trasmesso da persone asintomatiche? Inizialmente si pensava che il coronavirus producesse solo nell’immediato degli effetti degeneranti, successivamente si è scoperto che il virus può infettare l’organismo umano senza presentare alcun sintomo significativo (febbre alta, tosse, stanchezza), ma allo stesso tempo può essere trasmissibile, anche se con un incidenza minore rispetto a chi invece presenta dei sintomi.
Il coronavirus può essere trasmesso da animali o dall’acqua/aria? Ad oggi non ci sono conferme in tal senso. Resta tuttavia improbabile che la trasmissione possa avvenire attraverso le tubature dell’acqua e di areazione. Per quanto riguarda gli animali da compagnia più comuni in Italia, quindi cani e gatti, ad oggi non ci sono rilevanza scientifiche che attribuiscono un possibile contagio. Quindi al momento, no, cani e gatti non trasmettono il coronavirus.
Esiste ad oggi un vaccino contro il coronavirus?
Al momento non esiste nessun vaccino per combattere il coronavirus, tuttavia sono allo studio 12 forme vaccinali che potrebbero essere pronte in circa 12-18 mesi.
Si guarisce dal coronavirus?
Si, dal virus Sars-CoV-2 è possibile guarire. In Italia ad esempio una persona è guarita al 100%, mentre altri due soggetti sono in netta fase di miglioramento. Resta di fondamentale importanza riuscire ad intervenire immediatamente qualora si manifestino i sintomi. Ecco quindi spiegata la differenza di mortalità tra Cina (2,5×1000) e resto del mondo (0,5×1000). In realtà nella stessa Cina il paese più colpito resta solo Wuhan, dove è nato il focolaio principale. Purtroppo, soprattutto nelle fasi iniziali i medici e gli ospedali non sono riusciti a contenere l’emergenza, con il conseguente aumento delle vittime/contagi, tuttavia negli ultimi giorni la situazione è andata migliorando. In realtà è anche possibile che persone asintomatiche ma contagiate possano guarire in autonomia senza neppure accorgersene.
Il virus rischia di espandersi in tutta Italia?
Non è una domanda alla quale è possibile rispondere nell’immediato. Al momento il focolaio è ristretto in un’area gestibile, tuttavia non è chiaro se il paziente zero abbia involontariamente contagiato magari altre persone quando si trovava in aeroporto.
Le mascherine sono utili? Come si usano? L’Oms consiglia l’utilizzo di una mascherina solo a chi sospetta di aver contratto il nuovo coronavirus e dunque presenta sintomi quali tosse o starnuti, o a chi si prende cura di una persona con sospetta infezione da Covid-19. L’uso della mascherina aiuta a limitare la diffusione del virus ma bisogna tuttavia rispettate tutte le altre norme igieniche, come lavarsi costantemente le mani con il sapone. Il ministero consiglia di lavarsi le mani con acqua e sapone o con una soluzione alcolica prima di indossarla, farla aderire bene coprendo bocca e naso, evitare di toccarla mentre la si indossa, sostituirla con una nuova quando diventa umida, toglierla prendendola dall’elastico senza toccare la parte anteriore della mascherina e infine gettarla subito in un sacchetto chiuso e lavarsi le mani. Inutile Indossare più mascherine sovrapposte.