La presenza di colesterolo, ovvero il grasso nel sangue è importante per gestire al meglio il nostro organismo, tuttavia non dovrebbe superare determinati limiti altrimenti potrebbe rivelarsi pericoloso. Le malattie cardiovascolari sono dietro l’angolo e l’aumento del colesterolo pregiudica conseguenzialmente anche il rischio dell’insorgere di malattie più o meno gravi.
La salute? Il primo alleato passa dalla tavola. Il colesterolo è indispensabile per la vita degli esseri umani: componente essenziale della membrana cellulare, regolatore dello scambio tra sostanze ‘messaggere’, coinvolto nella crescita e nella divisione cellulare, nella sintesi di ormoni steroidei, risulta essenziale anche per lo sviluppo embrionale e (quello presente nel fegato) per la produzione di bile.
Non tutto il colesterolo, però, come sappiamo, è classificabile come funzionale, o meglio necessario; si suddivide, infatti, tra colesterolo ‘buono’, ovvero quello che sta alla base delle funzioni appena accennate, e colesterolo ‘cattivo’.
Esistono dei fattori genetici, di predisposizione all’ipercolesterolemia (l’eccesso di colesterolo nel sangue), ma esistono pure dei fattori di rischio, quali ad esempio l’obesità, il fumo, il diabete, lo stress, l’ipertensione (solo per citarne alcuni fra i più comuni). Non si parla però di fattori eziologici (ovvero di cause), ma appunto di fattori di rischio, perché non esistono delle vere informazioni attendibili sulla natura di queste associazioni. Non possiamo quindi trarre conclusioni riguardo a rapporti di causa-effetto sulle relazioni appena accennate, ma possiamo tutelarci, adottando uno stile di vita sano.
D’altronde oggi dietologi, nutrizionisti, personal trainer, medici e istruttori, ci forniscono l’adeguato supporto necessario a modificare le cattive abitudini ed a trasformare il colesterolo cattivo in colesterolo buono.
Limitandoci, in questa sede, ad analizzare quali sono gli alimenti da EVITARE, o da assumere di rado e con moderazione: grassi animali, frattaglie, insaccati, latte o yogurt interi, formaggi ad alto contenuto di grassi, superalcolici e salse elaborate.
Il controllo sull’alimentazione riesce, di per se, a mantenere stabili i livelli di colesterolo presenti nel sangue.
E’ solo nei casi-limite, in quelli più gravi, che occorre ricorrere ad un’adeguata terapia farmacologica, che resta comunque da accompagnare ad un’alimentazione corretta.
Se quanto detto fin qui è vero, perché arrivare a sottoporsi a farmaci, terapie, e quant’altro? Perché dare cibi spazzatura, da fast-food ai propri bambini, piuttosto che preparare un pranzo salutare come quello che ci preparava la nonna? Perché comprare i preconfezionati, i precotti? Perché non si ha più voglia di ‘perdere’ una mezz’ora di tempo dietro i fornelli?
Il futuro e la salute dei nostri cari, dei vostri figli, di vostro marito, vostra madre, della vostra compagna, dipende anche da quanto tempo deciderete di spendere per prepararle da mangiare.
Fabiana G.