Intervista a Biancamaria D’Agostino: “La Lega è il nuovo. De Luca gestore di clientele”

Biancamaria D’Agostino: “La Lega rappresenta il vero nuovo della politica. De Luca solo gestione di clientele”

Nella presente intervista, in esclusiva per Contattolab, abbiamo ascoltato l’opinione di Biancamaria D’Agostino, nota avvocatessa della città di Avellino e candidata alle elezioni regionali con la lista della Lega di Matteo Salvini e con Stefano Caldoro candidato Presidente. Diverse le tematiche trattate e pochi giorni dal voto.

Avvocato D’Agostino siamo a pochi giorni dal voto per le elezioni del rinnovo del consiglio regionale, eppure in questa lunga campagna elettorale stentano a decollare dibattiti e proposte concrete per l’Irpinia, mentre le polemiche e le accuse tra i candidati e schieramenti sono all’ordine del giorno, determinando il disorientamento tra gli elettori. Lei cosa pensa in merito?

Credo che da lungo tempo, ormai, le classi dirigenti non siamo più in grado di elaborare un progetto politico, scadendo nelle accuse e nelle aggressioni verbali agli avversari. Il problema vero è la mancanza di un ricambio generazionale, con energie ed idee nuove. In questa lunga campagna elettorale, si è parlato poco di Irpinia in quanto non si indaga sulle vere prospettive della nostra provincia. Chi ha già governato a Palazzo Santa Lucia, e si ripresenta all’elettorato, è stato per lo più, invisibile sulle questioni di fondo: agricoltura sostenibile, occupazione, politiche sociali, infrastrutture, trasporti, cultura. La Lega è il vero nuovo volto della politica, che cerca di recuperare la relazione di rappresentanza tra elettori ed eletti, secondo il dettato costituzionale. Il nostro è un progetto inclusivo, che punta alla meritocrazia ed all’efficienza della macchina burocratica dello Stato, per garantire ai cittadini sicurezza e stabilità economica, con la creazione di nuovi posti di lavoro in Campania e nel Sud, nella convinzione che lo sviluppo del Mezzogiorno è trainante per l’intero sistema Paese.

Negli ultimi mesi, tra quasi tutti i partiti si è assistito ad una lotta per una candidatura, la sua di candidatura nella Lega di Matteo Salvini è stata dettata da logiche interne al partito oppure è stata saggiamente preparata negli ultimi anni visto che il suo nome è rappresentativo di un vasto territorio come quello della città capoluogo?

Ho scelto l’impegno politico con spirito di servizio e non per ottenere privilegi e poteri. Mi riconosco in tutte le idee della Lega ed anche nel suo progetto di realizzare una perequazione sociale e per il valore che riconosce alla famiglia, come prima cellula della comunità. Non nascondo che mi è stato chiesto dal partito di scendere in campo ed ho accettato non per orgoglio, ma per penetrare nella realtà del nostro territorio, dialogando con le persone dei 118 comuni della nostra provincia. Se dovessi essere eletta, mi batterò per la rinascita dell’Irpinia nella sua totalità. Vorrei poter mettere al servizio di tutti, anche delle persone più emarginate la mia sensibilità di donna e di avvocato, per evitare il radicamento nella marginalità di singoli e nuclei familiari in condizioni di disagio.

Ci spieghi bene i punti qualificanti del suo programma?
Il mio programma punta a realizzare azioni di sviluppo e crescita occupazionale ed economica, per l’inserimento nel mercato del lavoro dei giovani e delle donne, cercando di limitare lo spopolamento verso le aree industriali del Nord. Getteremo le basi per la cultura d’impresa, specie nel settore agricolo e manifatturiero, anche con il ricorso ai finanziamenti regionali ed europei. Lotteremo per gli interventi infrastrutturali nella nostra provincia, per creare un’asse di sviluppo con il potenziamento dei trasporti su ferro e su gomma.

Come giudica i cinque anni del Governatore De Luca? E secondo lei Avvocato l’amministrazione regionale ha gestito bene o male l’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del Coronavirus?

Non a caso, il Governatore uscente De Luca è soprannominato “Sceriffo”, in quanto tende a sentirsi primus inter pares. Mi riferisco ai concorsi per navigator, che solo la Regione Campania non ha assunto e che lavorano grazie all’Agenzia per lo Sviluppo, alla mancata stabilizzazione degli infermieri, al trasferimento massiccio del personale in servizio al Comune di Salerno, dove era sindaco, alla Regione. Bastano solo questi fatti per concludere che la sua è stata una gestione clientelare. L’emergenza COVID è stata egregiamente gestita dalla professionalità di medici ed infermieri, ai quali mancavano persino i più elementari dispositivi di sicurezza, come le mascherine. Un fatto che desta tanti interrogativi sulla sanità campana.

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