Ibrahimovic – E’ notizia di questi giorni il “mal di pancia” del centravanti del Psg, Zlatan Ibrahimovic (33), stufo della sua avventura parigina e desideroso di una nuova sfida, probabilmente l’ultima di un certo livello, considerata la non più veneranda età. Dalla Svezia rimbalzano voci della volontà del calciatore di cambiare aria, considerato anche il rapporto arrivato “ai minimi storici” con l’attuale allenatore del Paris Saint-Germain, Laurent Blanc.
La volontà del calciatore (impegnato questa sera in un’amichevole con l’Inter, sua ex-squadra), sarebbe quella di tornare nel nostro paese, vestendo la maglia della Roma, affascinato dalla crescita esponenziale che sta avendo la società capitolina. Dopo le maglie di Juventus, Inter e Milan un’altra occasione di rivedere nel nostro campionato “Ibracadabra”? La possibilità c’è, e cresce con il passare dei giorni. Nel frattempo il calciatore torna a far parlare di sé in ambito “non sportivo”. Dopo aver criticato apertamente la nomina di miglior sportivo svedese di sempre all’ex-tennista Bjorn Borg, classifica che ha visto Ibrahimovic finire “soltanto” al secondo posto, e dopo aver rilasciato dichiarazioni come “Con tutto il rispetto per gli altri, finire secondo è come finire ultimo. In quella classifica dovrei essere primo, secondo, terzo, quarto e quinto”, l’atleta torna ai fatti di cronaca per l’uccisione (con un solo colpo) durante una battuta di caccia, di un alce dal peso di 500kg. Ad onor del vero c’è da dire che nel suo Paese, la Svezia, la caccia all’alce è assolutamente legale, ed il calciatore è in possesso una regolare licenza con un valido porto d’armi; ma la notizia ha suscitato critiche sui social, e da parte degli animalisti, che vedono il gesto, fatto da un personaggio pubblico, come un “supporto” alla caccia.
Gli sportivi, italiani e non, preferiscono vedere “i colpi in campo” del campione svedese, piuttosto che sentir parlare…..”di altri colpi”.
redazione sportiva Marco Nappi