Striscia la notizia, Procura scopre falso servizio. Fabio e Mingo, siamo sconcertati da tanto accanimento mediatico.
“Siamo meravigliati dai tanti atteggiamenti ostili che stiamo subendo soprattutto attraverso la stampa. Per oltre diciannove anni abbiamo collaborato con lealtà con la massima professionalità,lavorando nel rispetto delle indicazione ricevute, anche quando non condivisa.
Quando le autorità vorranno interrogarci risponderemo con eserenità. Siamo i primi a voler conoscere io quadro completo e reale di questa vicenda ormai assurda nella quale ci si vuole ad igni costo coinvolgere”. Lo affermano in una dichiarazione Fabio e Mingo, i due ex inviati pugliesi di Striscia la Notizia, al centro dell’inchiesta della procura di Bari su un paio di servizi ‘artefatti’ per i quali si ipotizza il reato di truffa.
La Repubblica scrive che ad accorgersi che era falso un servizio di Fabio e Mingo per Striscia la notizia è stata la Procura di Bari. Il PM avrebbe inviato ad aprile a Mediaset una richiesta di acquisizione di informazioni dopo la messa in onda di un servizio su un finto avvocato. Dagli accertamenti successivi sarebbe emerso che si trattava di un attore. Mediaset ha quindi proceduto a sospendere i due inviati in diretta televisiva e a presentare due denunce per truffa.
Striscia, sta collaborando attivavamente con inquirenti Bari per cercare di far chiarezza sulla vicenda – “La nostra è una collaborazione attiva alle indagini della Procura di Bari” fanno sapere dalla redazione del Tg Satirico. Agli atti nel fascicolo, infatti, c’è il filmato originale del controverso servizio riguardante il falso avvocato (girato nel marzo 2013) con il volto non oscurato, al fine di facilitarne l’identificazione da parte degli investigatori. La testimonianza del presunto legale contribuirà a comporre il mosaico della querelle che ha portato al licenziamento in diretta, con un intervento del Gabibbo, della redazione pugliese di Striscia, composta dagli ex inviati Fabio e Mingo.