Scandone bella a metà. Sassari vince in volata 88-90

I posticipi non portano bene in questa prima parte di stagione alla Sidigas che perde anche con Sassari. A differenza di Milano però, quella contro i campioni d’Italia é una sconfitta che arriva alla fine della miglior prestazione dell’anno per i lupi che per 25 minuti sono stati superiori ai sardi e che hanno avuto con Acker il tiro della vittoria. L’88-90 finale deciso da episodi sfavorevoli ha però certificato l’amore tra questi lupi e il suo pubblico, caldo come un tempo, che ha tributato ai propri beniamini il meritato applauso. Sacripanti decide di inserire Pini nei primi cinque, ma la mossa non paga anche perché Sassari parte subito forte, con la chiara idea di mandare un segnale, non solo alla partita, ma anche al campionato. per ricordare chi sono i campioni d’Italia dopo le ultime opache apparizioni. Difesa asfissiante (3 perse nei primi 3 minuti per i lupi), ritmo forsennato in attacco e presenza sotto i tabelloni (7 rimbalzi offensivi nel primo quarto) portano ad un preoccupante 5-21 che a metá prima frazione sembra già poter indirizzare la partita. Sembra, appunto, perché questa squadra ha attributi e non ha paura di nessuno, fedele specchio del suo allenatore, vero condottiero di questo gruppo. La scossa stavolta viene dalla panchina: Veikalas, Blums ma ancora una volta, uno straordinario Buva ricuciono lo strappo con un parziale di 21-2 a cavallo tra i due quarti che ribalta il punteggio sul 26-23 del 12imo. Qui inizia un entusiasmante punto a punto, con Avellino che accetta il ritmo di Sassari (oltre 75 possessi complessivi nei primi due quarti, un numero folle) ma è brava ad entrare in area e a fare la voce grossa a rimbalzo. Buva domina sotto i due tabelloni: chiude il primo tempo con 18 punti in 12 minuti tirando 7/9 ma, soprattuto, non va sotto contro nessuno degli atleti di Sacchetti. La Scandone gira la boa di metà partita avanti di 2 (50-48), tirando meglio di Sassari, prendendo più rimbalzi e facendo la partita con grande personalità. Nel secondo tempo lo spartito non cambia: ancora Buva (alla fine 29, nuovo massimo in Italia) e un Nunnally (21 con 5 rimbalzi) molto concreto e pulito (almeno in attacco) portano Avellino in più occasioni sulla doppia cifra di vantaggio (69-59). Coach Sacripanti utilizza anche la match up che tanto male aveva fatto a Trento, per evitare di mettere in ritmo i tiratori sardi e per proteggere i suoi esterni nell’uno contro uno e il 75-69 di fine terzo quarto sta quasi stretto ai lupi che meritavano un vantaggio maggiore sia per quanto espresso, sia per proteggersi da eventuali ritorni sardi. Che puntualmente arrivano grazie soprattuto ad Eyenga (migliore dei suoi) che ricuce praticamente da solo fino al 77 pari a 5 dalla fine. Avellino continua a costruire buoni tiri, ma la lucidità va via via scemando, al contrario della voglia di lottare. Qualche scelta non ottimale di Green e la mancanza di lucidità tengono Sassari avanti, anche se la tripla che spacca definitivamente la partita è di Saccheti junior che porta i suoi sull’87-89 con 11 secondi da giocare. La Sidigas, dopo lo 0/2 di Haynes, avrebbe con Acker la palla del sorpasso sulla sirena che, purtroppo, si spegne sul ferro, vanificando la vittoria, ma non la splendida prestazione.

Squadra PG V P P
Milano 6 5 1 10
Pistoia 6 5 1 10
Reggiana 6 3 2 8
Venezia 6 3 2 8
Brindisi 6 3 2 8
Sassari 6 3 2 8
Pallacanestro Trento 6 4 2 8
Caserta 6 2 3 6
Cremona 6 3 2 6
Varese 6 3 3 6
Capo d’Orlando 6 3 2 6
Avellino 6 2 4 4
Cantù 6 1 3 2
Pesaro 6 1 5 2
Bologna 6 1 4 2
Torino 6 1 5 2

Ultimi Articoli

Articoli correlati