Lunga e articolata l’intervista che la candidata al consiglio regionale Maura Sarno ha rilasciato a Contattolab, nella quale, la nota imprenditrice irpina ha delineato i punti del suo programma elettorale muovendo critiche forti rispetto agli ultimi cinque anni di Governo De Luca. Nella seguente intervista si è parlato anche del Referendum confermativo per il taglio dei parlamentari e dello sviluppo del settore agricolo.
Dottoressa Sarno, ci spieghi brevemente la sua scelta di scendere in campo con la lista dei Cinque Stelle alle elezioni regionali del 20 e 21 settembre, con Valeria Ciarambino candidata Presidente.
La nostra candidata rappresenta il vero cambiamento rispetto ai fallimenti consecutivi di Caldoro e De Luca poi. Condivido con la Ciarambino il suo modo di fare politica che si caratterizza per la forza e la passione che mette in ogni sua azione. Ho aderito subito al progetto Campania del Movimento 5 Stelle e la mia discesa in campo è supportata da idee di sviluppo per la mia terra.
Quali sono i punti qualificanti del suo programma?
Ambiente, lavoro, giovani e digitalizzazione. Questi sono gli argomenti verso i quali ho deciso di orientare la mia intera campagna elettorale. Sull’ambiente sono fermamente convinta che opere come il Biodigestore non vada costruito a Chianche ma in aree industriali della nostra provincia. A noi è affidata la transizione verde e digitale, per questo la mia agenda politica ha tra le sue priorità sostenibilità ambientale e la digitalizzazione. L’Irpinia sarà un modello virtuoso di green economy indirizzando su questo settore parte delle risorse del Recovery Found. Contrastare lo spopolamento delle aree interne attraverso la creazione di lavoro tramite una fiscalità di vantaggio alle aziende che riusciranno ad attrarre con i loro investimenti produttivi.
La sua parte politica in questi anni ha fatto una opposizione senza sconti al Governo De Luca e alle politiche regionali messe in atto dalla compagine di centro sinistra. Lei come giudica l’operatore della maggioranza uscente?
La politica di De Luca è stata fallimentare. Nei suoi cinque anni di amministrazione non è stata prodotta ricchezza per la nostra Irpinia, ma sono stati spostati finanziamenti solo per la fascia costiera, privilegiando altre zone. Per non parlare del disastro compiuto nella sanità, elargendo fondi smisurati alla sanità privata. Non ultima la pessima gestione dell’emergenza Coronavirus, con la realizzazione di ospedali Covid realizzati a Salerno e Caserta costati ben 6 milioni, ma in realtà ancora chiusi e senza collaudo. Oggi la propaganda di De Luca è in difficoltà sulla sanità e non basteranno i suoi lanciafiamme per far diminuire i sempre più contagiati dal virus Covid in Campania.
Il 20 e 21 settembre si voterà anche per il Referendum confermativo della riforma costituzionale avente ad oggetto la riduzione del numero dei parlamentari, lei dottoressa Sarno sosterrà le ragioni del Si?
Voterò SI al referendum. Il taglio dei parlamentari è una riforma che può fare solo bene al nostro Paese. Le dirò di più, sono ancora più convinta che le Camere con un numero minore di parlamentari potranno funzionare ancora meglio e decidere in modo più agile. Parliamo di un impegno del Movimento verso gli italiani e il 20 e 21 settembre, dopo anni di promesse, è arrivato il momento di dare un taglio alle poltrone
Lei Dottoressa Sarno è soprattutto una imprenditrice di successo, la sua azienda è un fiore all’occhiello nel settore agricolo, dall’alto della sua esperienza lei Dottoressa Sarno, crede che l’agricoltura possa essere per la nostra provincia un settore strategico per creare occupazione e sviluppo?
La Giunta guidata da De Luca ha mortificato l’agricoltura nella nostra provincia. L’utilizzo dei fondi Europei per i PSR è stato fallimentare riservando alla nostra Irpinia solo il 2% dei fondi gestiti a livello regionale. L’agricoltura è invece un settore vitale per l’economia irpina. Ad oggi non abbiamo nessuna visione programmatica per il settore agricolo, in particolare per quello vinicolo, e non sono mai stati attuati interventi importanti per tutelare il comparto, per incentivare l’agricoltura 4.0 oltre che a favorire l’internazionalizzazione delle imprese. Tutelare il settore agricolo significa valorizzare il nostro territorio e offrire possibilità di impiego ai nostri giovani.