Mogol, Mario Lavezzi e Franco Mussida, firmano una petizione per cambiare Sanremo

Musica –  Nonostante l’audience e lo share registrato nelle edizioni di Sanremo, c’è qualcosa che non convince gli autori.  Diverse le riflessioni sulla qualità del festival nazionale e così come anche le nuove sfide. Cambiare il regolamento del Festival di Sanremo. “Da quanto tempo non si sentono più canzoni capaci di durare nel tempo”? È questa la domanda che ha spinto autori di primo piano della musica italiana come Mogol, Mario Lavezzi e Franco Mussida, a lanciare una petizione che chiede di cambiare il regolamento del Festival. Cambiare il regolamento per dare spazio all’originalità del testo. E’ stata questa la premessa della petizione – presentata a Milano – è che «alla base di un successo musicale duraturo nel tempo e che vada oltre le mode, c’è la qualità di scrittura di una canzone e l’originalità di un’idea».

Negli ultimi anni, invece, «si è preferita una logica di spartizione a favore di un sistema in grado di garantire all’organizzazione della manifestazione la partecipazione di artisti di acquisita popolarità, ma spesso – a parte poche eccezioni – a prescindere dal livello qualitativo delle canzoni. Quindi meno popolarità dei cantanti e spazio alla scrittura, all’originalità dei testi, che ha sempre contraddistinto molti artisti intramontabili che sono passati sul noto palcoscenico  dell’Ariston famoso in tutto il mondo.

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