E’ stato presentato ufficialmente alla stampa João Pedro Pereira Silva, noto come João Silva, l’ultimo acquisto in ordine di tempo dell’Avellino. Ha già esordito con la maglia biancoverde, sfiorando anche il pareggio nell’ultima gara contro il Cagliari. “Sono molto contento di essere qui, ho una grande voglia di aiutare questa squadra”. Si presenta così l’ex attaccante del Bari, ingaggiato dopo la cessione al Sassuolo di Marcello Trotta. Il portoghese su questo argomento chiarisce subito: “Non sono venuto per sostituire qualcuno in particolare, sono qui per dare un aiuto concreto all’Avellino e alla società. Mi preoccupo solo di lavorare tanto. La concorrenza c’è ed è importante, perché permette a tutti di dare il massimo. Io naturalmente spero di avere il mio spazio e sono fiducioso per quello che posso fornire alla squadra.” L’attaccante poi confessa apertamente l’amore per l’Italia e per il calcio italiano: “L’Italia e il suo calcio mi mancavano, un problema personale mi ha costratto a tornare in Portogallo e non volevo lasciarlo quando ero al Palermo”. All’Avellino perchè? “C’erano tante squadre su di me, anche nella serie A portoghese. Ma l’Avellino mi ha convinto perchè ha mostrato maggior interesse e ho ritenuto che per me fosse il massimo. Mi piace la tifoseria e il suo entusiasmo mi dà una grande carica. Sono in una piazza importante.” Sul ruolo: “Mi trovo bene come punta centrale ma posso giocare anche a sinistra o come prima o seconda punta. Dipende dalle situazioni. Il mister per esempio sabato mi ha fatto giocare a sinistra e mi ha già spiegato come funzionano le cose qui.” Prossima gara casalinga contro il Bari, sua ex squadra e con la quale fece gol all’Avellino due stagioni fa: “Mi piacerebbe ripetere la stessa cosa con le maglie invertite. Bari per me ha rappresentato un’esperienza importante, però ho una grande voglia di far bene con l’Avellino”. Joao Silva, come ben noto ormai dopo l’esordio contro il Cagliari, indosserà la maglia numero 16.
Una curiosità. Come confermato dallo stesso calciatore in conferenza, l’attaccante non ha un procuratore: “Se la gente ti conosce e sa che fai bene il tuo dovere, non hai bisogno di queste persone. Bastano gli amici. E in Italia ne ho tanti.”