Dal prossimo campionato l’intera Serie A sarà visibile solo su Dazn. È l’operatore virtuale ad aver ottenuto il pacchetto principale per i diritti della massima serie, per una spesa di 840 milioni. Dazn trasmetterà per ogni giornata tutte le partite, 7 in esclusiva assoluta e 3 in co-esclusiva, nelle stagioni 2021/22 – 2022/23 – 2023/24, dopo averne diffuse 3 a giornata in esclusiva durante gli ultimi tre anni (campionato in corso incluso).
L’aggiudicazione è avvenuta questa mattina con l’assemblea di Lega, in cui ben 16 squadre su 20 hanno manifestato il consenso all’offerta del broadcaster, con la contrarietà di Crotone, Genoa, Sampdoria e Sassuolo. Per la prima volta dopo oltre 15 anni, non sarà più Sky a trasmettere tutto il campionato maggiore, mentre l’operatore streaming, invece, amplierà la propria offerta in maniera significativa.
Già nelle settimane scorse, al vociferarsi di un simile accordo, diversi appassionati si interrogavano se la piattaforma riuscirà a garantire una stabilità nella visione, dopo che diverse interruzioni si sono verificate, specialmente nell’annata 2018/19. Per scongiurare tale rischio, Dazn ha già annunciato la stipula di un partenariato con TIM, la quale spenderà 350 milioni per rendere visibili i match sulla propria piattaforma Timvision. Di fatto, la massima serie calcistica sarà visibile in toto su entrambe le piattaforme.
Per la trasmissione delle 3 sfide in co-esclusiva, invece, Sky ha espresso il proprio interesse, con un’offerta da 70 milioni, in scadenza lunedì prossimo. Il network satellitare, tuttavia, non sarebbe l’unico interessato, poiché anche Mediaset vorrebbe accaparrarsi il pacchetto, così ampliando il pacchetto di match disponibili sulla sezione a pagamento del portale Mediaset Play (in arrivo con la nuova stagione calcistica per la diffusione di numerose partite della Champions League per i prossimi tre anni)
Nel complesso, la Serie A dovrebbe ottenere 910 milioni da questa nuova tornata di diritti, una cifra leggermente inferiore rispetto al triennio in corso, dovuta alla presenza della crisi sanitaria.