Due recenti episodi ridimensionano la portata internazionale di Di Maio e Salvini. Il pentastellato Di Maio, constatata la virulenza della protesta dei gilet gialli contro Macron, ha manifestato di offrire il suo appoggio politico alla causa e messo a disposizione la piattaforma informatica Rousseau come mezzo di realizzazione della democrazia diretta, che i Cinquestelle si pregiano di promuovere.
Ebbene sia Jacline Mouraud, esponente dell’ala moderata, che Eric Druet, portavoce dei gilet gialli, hanno rifiutato l’offerta rispondendo di essere apolitici, e di considerare quella di Di Maio come un’ingerenza, con l’invito ad occuparsi delle tematiche italiane che non sono di facile risoluzione. E come non bastasse Druet si e’ spinto a paragonare Salvini, alleato di governo dei Cinquestelle, a Mussolini.
Lo stesso leader leghista si e’ recato in Polonia a far visita a Kaszynski con l’obiettivo di creare un fronte sovranista della destra in vista delle elezioni di maggio. Il piano, che piace molto all’ungherese Orban, oltre che a Putin, ha destato non poche perplessita’ in Polonia. Il leader conservatore Kaczynski, alla guida di un popolo che odia Putin ed i vicini sovietici, ha fatto capire di voler evitare di apparentarsi ad un fronte euroscettico preferendo restare nel PPE. Salvini inoltre faceva intendere di non voler portare necessariamente in Europa la stessa coalizione con cui governa in Italia; in altre parole i Cinquestelle in ambito europeo possono anche prendere una strada diversa. Ma se il leader polacco ha ascoltato e mantenuto una linea diplomatica, nelle strade una frangia del popolo ha manifestato contro Salvini che e’ stato contestato ed apostrofato come razzista..
Beh, dobbiamo constatare che se in Italia i leader gialloverdi, in virtu’ del successo elettorale spadroneggiano, cio’ non succede in Europa ove gli stessi vengono visti con scetticismo. Evidentemente gli atteggiamenti disinvolti e le prese di posizione su temi caldi (economia, migranti,ecc.) non sono molto apprezzati in ambito continentale.