Serie B – Quella contro il Carpi non era solo la 14a giornata di campionato, i punti in palio erano si importanti, ma non più della confusione che sta attraversando in questo momento la compagine Irpina. Toscano resta, Toscano esonerato, Toscano a rischio. Insomma le ultime settimane nella terra di Mamma Schiavona sono state decisamente turbolenti.
Il tecnico calabrese per il momento dovrebbe rimanere al suo posto, d’altronde licenziarlo dopo il pareggio contro il Carpi potrebbe essere davvero una comica, fino a 6 mesi fa, Lasagna e compagni giocavano contro la Juventus ed il Napoli, ergo, il punto conquistato ieri è un gran bel passo avanti. Quindi almeno per questa settimana, siamo tutti con il mister.
Tornando alla partita di domenica, bhe, niente di nuovo, il solito Avellino altalenante di questa prima parte di stagione. Alterna buone partite (poche in verità) a pessime prestazioni. Contro il Carpi vige quantomeno la giustificazione della “grande squadra” , dunque una prestazione mediocre magari per qualcuno potrebbe anche andar bene.
I primi 45 minuti sono decisamente poco esaltanti, sarà stata la temperatura decisamente invernale, ma le due squadre non pungono. Gli uomini di Castori fanno possesso palla, l’Avellino è brava a contenere le timide azioni offensive, e ripartire raramente in contropiede. Tuttavia non saranno sicuramente ricordati come i 45 minuti più belli del calcio. Da segnalare due buoni interventi dell’estremo difensore Irpino attorno al 35esimo, su conclusioni di Pasciuti. Mokulu e Ardemagni si fanno vedere nell’aria ospite solo in occasioni di palle ferme.
Cori razzisti contro Mokulu
Purtroppo la fine del primo tempo passa alla cronaca per gli insulti dal tono decisamente razziale rivolti dai “tifosi” locali ai danni di Mokulu. Ecco lo sfogo post partita dell’attaccante Belga:
“Ecco la mia faccia quando sento i tifosi del Carpi urlare negro e vedendo gli arbitri fare finta di non sentire niente. Lo so che non sono bianco. Siamo più forte di questi” , scrive Mokulu accompagnando il testo con una foto in cui appare sorridente. Bravo Mokulu, grande persona!
Il secondo tempo è decisamente più esaltante, Toscano cambia Soumarè per Belloni, infortunato. In tribuna anche il secondo di Walter Novellino, Giuseppe De Gradi (le ultime voci lo danno sulla panchina dei lupi), non un segnale incoraggiante nei confronti di Toscano.
Tuttavia I lupi iniziano la ripresa con un piglio diverso, più motivati, aggressivi, gestiscono bene la palla e le trame di gioco diventano più armoniose. Passano solo 5 minuti ed ecco che Sabbione, tenendo fede al suo cognome da spiaggia, decide di entrare in scivolata su Ardemagni, ben liberato in aria di rigore. Nessun dubbio, il direttore di gara concede la massima punizione, che lo stesso Bomber trasforma. A sorpresa, Avellino in vantaggio.
Neppure il tempo di esultare, anzi, neppure il tempo di indossare nuovamente la maglietta tolta dopo l’esultanza, che Ardemagni deve smorzare il suo entusiasmo. Il Carpi non molla, riacciuffa il pareggio dopo solo due minuti con Kevin Lasagna. KL15 finalizza un’azione piuttosto confusa e batte l’estremo difensore irpino riportando il risultato in parità, 1-1.
La gara diventa cattiva, il Carpi spinge, vuole questa vittoria, Toscano invece, vuole tenersi stretta la panchina e aumenta la pressione difensiva. Lasagna sfiora il raddoppio al decimo minuto della ripresa, sul consueto errore difensivo della settimana. La vera occasione del 2-1 arriva sui piedi di Andrea Bifulco. Al 23esimo, ancora Lasagna serve il compagno, solo davanti a Radunovic, la conclusione passa sotto le gambe del portiere irpino, sporcata, finisce prima sul palo, poi corre lunga la linea di porta, per poi terminare la sua corsa in angolo. Il match prosegue con il Carpi che prova ad attaccare soprattutto sulle linee laterali, Di Gaudio è quasi più veloce di Bolt sulla fascia, una vera spina nel fianco per la difesa campana. Il nervosismo, tra le due squadre è evidente, il direttore di gara prova a placare gli animi, ma la tensione è palpabile, gli spettatori (pochi) non aiutano. Sul finire della gara la situazione degenera, al 82esimo il difensore biancoverde Marco Migliorini, già ammonito, si vede sventolare il secondo cartellino giallo e scatta il rosso. Avellino in dieci, il Carpi prova ad affondare il colpo ma non basta: la partita finisce 1-1. Castori, a fine gara lamenterà a suo dire un evidentissimo rigore negato ai suoi.