Quella del Melomys è una storia lunga 160 anni. Avvistato per la prima volta nel 1845, il piccolo animale era natio esclusivo di Bramble Cay e nel 1978 se ne contavano ancora alcune centinaia. Poi la lenta estinzione, inutile l’intervento di associazioni di animalisti per cercare di salvarlo, era un animale molto difficile da catturare e dunque non è stato possibile trasportarlo in un habitat più sicuro, per consentirne il ripopolamento.
La domanda è un tantino retorica, in realtà la risposta la conosciamo praticamente da sempre, l’uomo con i suoi continui comportamenti scellerati sta condizionando nel peggiore dei modi l’ecosistema terrestre, che sia esso vegetale, naturale o animale, contribuendo pesantemente all’estinzione di animali, distruzione del territorio con tutte le conseguenze del caso. Dovrebbe essere l’essere vivente più intelligente, ma in realtà chi uccide se stesso e distrugge l’ambiente nel quale vive può considerarsi davvero più intelligente ad esempio di una scimmia? Loro, i nostri antenati intendo, quantomeno rispettano il loro habitat, lo proteggono, noi, oltre a distruggere il nostro, invadiamo anche il loro! La vita dell’uomo nel corso degli ultimi secoli gira completamente attorno al potere (di pochi) ed il denaro, due aspetti che hanno stravolto e condizionato in chiave negativa l’intero ecosistema. Il progresso l’evoluzione, sono stati determinanti per tutti noi, il concetto non è fermare l’evoluzione, nessuno vorrebbe tornare all’età della pietra, il problema risiede nell’abuso, troppi potenti continuano ad oltrepassare i limiti consentiti dalla legge e dal buon senso, inquinando,cementificando in tutte le maniere possibili il pianeta. Anno dopo anno l’ecosistema nostrano sta mutando, cosi come cambia il clima, le continue immissioni di Co2 nell’aria stanno provocando drammatici sviluppi climatici, ed ecco che ci ritroviamo con i ghiacciai artici ai minimi storici, o ancor peggio aiutiamo la natura a far estinguere rare specie animali. Gli esempi che si possono fare per dimostrare quanto i cambiamenti climatici già in atto siano devastanti per l’equilibrio della Terra sono molti e, proprio in questi giorni, si è passati dai calcoli catastrofici degli scienziati – dati a cui soprattutto i governi che gestiscono le politiche economiche sembrano non credere – alle prove concrete come l’estinzione della prima specie animale il cui habitat naturale è stato spazzato via a causa dell’innalzamento dei livelli del mare. Parliamo del Melomys rubicola, un piccolo roditore australiano.
Cambiamenti climatici ci lascia il Melomys rubicola
Dunque è ufficiale l’estinzione del primo essere vivente per cause climatiche! si tratta del melomys rubicola, un roditore di piccola taglia che viveva su una piccola isola corallina nello Stretto di Torres, fra Australia e Nuova Guinea. Lo affermano gli scienziati dell’Università del Queensland, spiegando che l’habitat del mammifero è stato lentamente ridotto dall’innalzamento del livello del mare. Secondo gli studiosi l’isola è stata progressivamente mangiata dall’acqua, fino a raggiungere il 97% di sommersione. L’assurdo, secondo i ricercatori, è che il povero animale passerà alla storia come il primo essere vivente estinto a causa dei cambiamenti climatici, in gran parte provocati dall’uomo.
Dimensioni
Roditore di medie dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo tra 140 e 160 mm, la lunghezza della coda tra 145 e 180 mm e un peso fino a 100 g.
Aspetto
Le parti superiori sono bruno-rossicce, i fianchi sono bruno-grigiastri, mentre le parti ventrali sono bianco-giallastre. La coda è più lunga della testa e del corpo, ricoperta da 11 anelli di scaglie per centimetro, corredata ciascuna da 3 peli.