Avellino: evviva al predissesto, abbasso ai cittadini

All’approvazione della procedura di predissesto per il Comune di Avellino, decretata dalla troika commissariale in carica, c’e’ stata una frangia di politici (fotiani e futuri aspiranti) che ha esultato irridendo l’altra parte (Cinquestelle) che invece era propensa alla procedura di dissesto da subito. Ma l’esultanza poco si giustifica, in quanto in entrambi i casi la situazione finanziaria in cui si e’ cacciata il Comune di Avellino resta tragica. Quindi non ci resta che piangere… Ed inizieranno a piangere i cittadini automobilisti dovendo pagare a caro prezzo il parcheggio dell’auto (€.1,30 all’ora nelle vie del centro tutto il ”santo giorno”senza interruzioni). Seguiranno gli aumenti delle tariffe di Imu, Tasi, Tari, Tosap. Dalle interviste rilevate da una puntuale emittente cittadina sulle novita’ dei parcheggi, e’ venuto fuori che alcuni cittadini si sono lamentati sommessamente, altri hanno dichiarato con flemma atavica “tanto paghiamo sempre noi”, solo pochi hanno mostrato di voler protestare vivamente ed affidarsi alla tutela delle Associazioni dei Consumatori. Abbiamo piu’ volte avuto la sensazione che questa citta’ si stia spegnendo poco a poco: quando poi subentra una sorta di rassegnazione a prevalere su un pur legittimo sentimento di indignazione, allora si constata che la sensazione e’purtroppo reale!

E ci mette il suo anche il Comandante dei Vigili Arvonio che intervistato giustifica gli aumenti sostenendo che sinora Avellino e’ stata la citta’ meno cara riguardo ai parcheggi; ma rispetto alle metropoli il parallelo non regge perche’ Avellino e’ solo una cittadina. Perche’ non ammettere che il Comune ha bisogno di far cassa a tutti i costi! Purtroppo col presente decreto viene meno quel minimo di elasticita’, che consentiva almeno di non avere l’assillo del parcometro nella pausa pranzo o nell’ora della passeggiata serale (ricordiamo che da maggio ad ottobre la sosta si paghera’ sino alle dieci di sera!). Ed e’ lo stesso integralismo riscontrato negli orari consentiti alla circolazione per l’emergenza smog; bastava imitare Salerno cha ha adottato fasce orarie piu’ flessibili (dalle 9,30 alle 12,00 di mattina e dalle 16,00 alle 19,30 di pomeriggio. Cio’ avrebbe consentito di svolgere le azioni quotidiane piu’ elementari a tutti, come quella di accompagnare i figli a scuola o rincasare per poi uscire dopo la pausa pranzo. Risultato? E’ ancora una volta il cittadino a subire e a doversi accollare l’onere di turare le falle che hanno creato amministratori lassisti con la complicita’di elettori imbelli e votati al parassitismo.

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