Aveva iniziato a diffondere note il 7 agosto nella splendida cornice dell’Abbazia di Loreto il Maestro Bruno Canino incentrando il suo concerto sulle orme del valzer. Il pianista napoletano ha eseguito con maestria opere di Chopin, Brahms, Ciajkoskj, Hindemith, ecc.
Il Festival pianistico e’ continuato il giorno 13 con l’argentino Luois Bacalov che come solista ha imperniato la sua esibizione sul tango argentino alternando brani di Astor Piazzolla alle musiche da film , come “Il postino” di Massimo Troisi con cui ha conquistato l’Oscar o la notissima colonna sonora di “Un cittadino al di sopra di ogni sospetto”, ha interpretato inoltre l’inverno tratto da “Le quattro Stagioni “di Vivaldi e Baires con cui egli richiama la capitale argentina cui e’ rimasto molto legato. Ricordiamo che Bacalov pur essendo di origini romene ed ebree ha diviso la sua vita tra l’Argentina e l’Italia ove vive tuttora ed in cui a partire dal 1959 si e’ affermato professionalmente eseguendo tra l’altro brani di Sergio Endrigo, Rita Pavone, Caludio Baglioni e tante musiche da film. Il giorno di Ferragosto vi e’ stato il clou con la presenza del Maestro Nicola Piovani. Il pubblico delle grandi occasioni, in fila dalle ore 18.00 davanti al portone d’ingresso dell’Abbazia, ha gremito il favoloso chiostro occupando in un battibaleno i cinquecento posti a sedere e sistemandosi lungo i bordi delle aiuole o restando in piedi. Almeno otttocento le presenze per un evento che ha richiamato gente da tutta la Regione. L’occasione era ghiotta e quasi unica, l’ingresso gratuito, ancora una volta la sapiente organizzazione di Sentieri Mediterranei e’ riuscita a portare i Irpinia artisti di fama internazionale.
“La musica e’ pericolosa-Concertato”. Cosi’ si intitolava il recital del Maestro Piovani che ha voluto assimilare fare musica all’amore adolescenziale, che e’ fantastico e pericoloso insieme. Coadiuvato da strumentisti di tutto rispetto composti da contrabasso, percussioni, sassofono, clarinetto, chitarra , violoncello e fisarmonica, il grande pianista ha iniziato con un omaggio a Fellini e a Monicelli continuando con la colonna del “Marchese del Grillo” e mazurka di Chopin. Piovani ha intervallato l’esecuzione dei pezzi con dialoghi lunghi e mai noiosi che pur spaziando in vari comparti dello scibile hanno contribuito ad esplicare piacevolmente i contenuti musicali.
Ha poi eseguito una suite di brani dedicati alla mitologia greca con “I Sette contro Tebe”, Minotauri e Neapolis.
Nel finale, al culmine di due ore di esibizione, la perfomance piu’ attesa, quella di “La vita e’ bella” film di Roberto Benigni, colonna sonora che gli e’ valsa il Premio Oscar. Ovazione del pubblico che ha apprezzato ed applaudito pur avendo , in buona parte, assistito non al massimo delle comodita’ e con il timore di un incombente temporale.
Dario Alvino