L’invasione della tecnologia ha portato anche l’incremento di due “patologie”, che di solito colpiscono ad un età molto più avanzata, i fastidiosissimi mal di testa e mal di schiena, chiari sintomi delle troppe ore che i minori e gli adolescenti trascorrono raggomitolati nelle posizioni più assurde sugli schermi dei loro dispositivi. Guardare troppo un display, secondo gli esperti, provocano degli spasmi accomodativi, quando poi si alza lo sguardo i muscoli degli occhi restano bloccati e per un attimo si ha la sensazione di vedere male, sono sintomi di falsa miopia, tuttavia esagerare nell’utilizzo può alla lunga farla diventare “vera” miopia. Allo stesso modo sono sempre più i casi di giovani con dolori alla schiena, cosi come coloro i quali lamentano giramenti di testa. Per i più giovani ogni luogo e dunque posizione stravagante è buona per tirare fuori il cellulare ed iniziare a “smanettare”, atteggiamenti assolutamente sbagliati secondo gli esperti, bisogna cercare di limitarne l’utilizzo, ma se proprio non si riesce a farne a meno, cercare quantomeno di tenere una posizione corretta con la schiena e soprattutto lasciare dal display dello smartphone o dallo schermo del pc una distanza di sicurezza, l’ideale sarebbero 50-70 centimetri.
Il progresso tecnologico ha portato enormi vantaggi, migliorando la vita dell’essere umano sotto tantissimi aspetti, tuttavia come accade sempre in questi casi qualche rovescio della medaglia bisogna pure pagarlo. Anni fa, la tecnologia era radicata soprattutto negli uffici, il pc in casa era per pochi, mentre i cellulari, anche se già diffusissimi, erano provvisti di display piccoli e a bassa risoluzione, dunque non recavano nessun “pericolo” nel fissarli, anche perchè obbiettivamente, all’epoca oltre che telefonare e giocare qualche minuto a snake si faceva poco altro. Oggi in ogni casa sono presenti 1 o più pc e soprattutto portatili, con schermi luminosi e in full hd, per non parlare degli smartphone, come minimo uno per ogni componente della famiglia, bambini piccoli inclusi. Ma a differenza degli anni 90-2000, sono smartphone enormi, con display da 5 pollici, luminosissimi e soprattutto sono praticamente dei completi strumenti di svago, giochi, musica,internet,social. Ecco,sono proprio i bambini che su questi dispositivi ci passano intere giornate, e sono proprio loro a soffrire di disturbi e fastidi alla vista per la continua esposizione alla luce sparata direttamente negli occhi, molte delle volte di notte e dunque senza ulteriori fonti luminose. Secondo gli esperti, i nuovi bambini 3.0. quelli nati praticamente con uno smartphone tra le mani, sono a forte rischio miopia, lo sono in modo particolare quei bambini che sono già predisposti alla malattia, la continua esposizione alla luce di questi dispositivi accelera notevolmente il processo. L’essere umano durante l’evoluzione ha imparato a guardare oltre l’orizzonte, oggi non è più preparato fisicamente per la “regressione”, essere continuamente chinato a fissare un display, diventa un gesto quasi innaturale.