Non c’è un attimo di pausa per la Scandone. Neanche il tempo di festeggiare l’esordio casalingo vittorioso in Champions League contro Strasburgo, che già c’è la neopromossa Brescia, sempre al PalaDelMauro. La Scandone sta sfruttando nel migliore dei modi, questa fase del calendario nazionale (con avversari -decisamente alla portata dei biancoverdi) per abituarsi a tutte le difficoltà (logistiche, tecniche e fisiche) che comparta il doppio impegno settimanale. Il mese di ottobre di Ragland e compagni è stato, senza ombra di dubbio, più che positivo: 5 vittorie tra campionato e coppa e la sola sconfitta contro la corazzata Milano sono un bottino che va ben oltre la sufficienza, soprattutto se si tiene conto dei grandi margini di miglioramento di questo gruppo.
Al momento la Sidigas sta giocando senza due americani: sia Thomas che Obasohan, infatti, stanno scontando lo scotto della loro prima esperienza europea con prestazioni quantomeno ondivaghe (per non dire del tutto negative), con la “vecchia guardia” formata da Green, Leunen e Ragland a tirare la carretta insieme a Levy Randolph, l’unico tra i nuovi, a fornire prestazioni di alto profilo. Benino anche Cusin e Fesenko (ma sia per il ruolo che per l’esperienza non potranno che migliorare), ma è chiaro che, al momento, la coperta resta corta e, alla lunga, potrebbe portare alla luce alcune problematiche.
Fino ad ora, la fisicità e l’atletismo con cui è stata costruita Avellino ha tolto non poche castagne dal fuoco a Sacripanti e, probabilmente, potrebbe risultare decisiva anche contro Brescia, squadra con talento diffuso (Lee Moore e Marcus Landry su tutti), ma poco strutturata dal punto di vista dei chili e dei contatti fisici, ma lo stesso coach brianzolo sa che questa squadra ha bisogno di crescere dal punto di vista del gioco e della chimica di squadra. Di tempo c’è ne sempre meno, ma il materiale per lavorare c’è; se poi dovesse esserci bisogno di cambiare qualcosa, sarà compito di Alberani trovare qualcuno che possa velocizzare questo processo, per tornare a vedere quella macchina perfetta che, nella passata stagione, ha incantato i palazzetti di tutta Italia.