La Scandone suda le proverbiali sette camicie, ma alla fine riesce a rimanere imbattuta nell’esordio casalingo in Champions League. I biancoverdi battono Strasburgo, squadra vicecampione di Francia, con il punteggio di 72-69, dopo essere stati sotto per tutto il primo tempo (chiuso sul 29-40), ed essere scivolati sul -15 ad inizio terzo quarto (33-48). Qui la solita “vecchia guardia” (Green, Ragland e Leunen) ha trascinato i suoi ad una grande rimonta, partita soprattutto da una difesa che non ha concesso più niente ai transalpini (tenuti a 12 punti in 15 minuti a cavallo degli ultimi 2 periodi). L’ennesima, ottima serata offensiva di Levy Randolph ha fatto il resto, dimostrando qualora ce ne fosse ancora bisogno come il giocatore di Alabama sia l’unico, tra i nuovi, ad avere un impatto di livello. Benino anche Fesenko, mentre Thomas ed Obasohan continuano a non meritarsi fiducia e minuti da coach Sacripanti che è “costretto” a chiedere uno sforzo supplementare ai suoi esterni. Per ora la condizione c’è, ma è una situazione che, stante queste condizioni, potrebbe creare non pochi grattacapi nel corso della stagione.
In un PalaDelMauro troppo vuoto per essere vero, la Scandone parte bene ma Strasburgo è squadra solida e abituata a giocare a questi livelli. Il 18 pari di fine primo quarto si spezza in avvio di seconda frazione quando la zona francese manda in crisi l’attacco biancoverde; crisi che diventa quasi psicodramma quando prima della metà del terzo quarto i punti da recuperare diventano 15. Ci pensa il solito Maarten Leunen a girare inerzia e partita con due triple che mettono in partita i suoi e il (poco) pubblico del PalaDelMauro. Randolph prende ritmo in attacco (chiuderà con 24 punti con 9\11 dal campo), mentre in difesa la zona toglie certezze (e abbassa le percentuali) agli uomini di Dietmann. In 15 minuti la Scandone dal -15 si ritrova al +8 (68-60) con meno di 3 minuti da giocare: sembra finita, ma Slaughter prima riavvicina i suoi poi, complici un turnover e tanti liberi sbagliati dai lupi (chiuderanno con 15\23), ha addirittura la palla del sorpasso con 15 secondi da giocare. Palla che gioca anche bene, alzando un comodo alley oop per Jaiteh che sbaglia il più comodo dei canestri, facendo tirare un gran sospiro al pubblico biancoverde.