Si e’svolto presso l’aula consiliare di Piazza del Popolo su iniziativa del Centro Studi Guido Dorso il convegno inerente il futuro del nostro territorio.Vi hanno partecipato il presidente del CNR Luigi Nicolais,il prof.Leopoldo Cassese, giudice emerito della Corte Costituzionale, Domenico Gambacorta, presidente della Provincia e Nunzio Cignarella in sostituzione del febbricitante Paolo Foti per il Comune di Avellino. In sala presenze di rilievo la Maria Chiara Carrozza, gia’ ministro dell’Universita’ e della Ricerca, il Sindaco di S.Angelo dei Lombardi Rosanna Repole.
Il responsabile di CNR, Nicolais, ha ammonito che “per il decollo del territorio irpino e’ necessaria una visione politica dello sviluppo, che finora e’ mancata. Oggi la competizione non e’ basata piu’sull’abbassamento dei costi di produzione, bensi’sulle capacita’di innovare. C’e’ bisogno di una “reindustrializzazione”. Come nel dopoguerra siamo passati da un’economia agraria ad una industriale, oggi le nostre imprese devono poter competere a livello mondiale con forti e mirati investimenti. Non si puo’fare a meno di una nuova infrastruttura digitale; in tal modo si evitera’ la delocalizzazione verso territori piu’ promettenti.
In sintonia si riallacciava il Presidente della Camera di Commercio Costantino Capone che evidenziava lo sforzo compiuto dall’Ente Camerale per la promozione delle aziende irpine all’Expo’ Universale di Milano investendo due milioni di euro.
Per la Carrozza, ex del Governo Letta, Renzi dovra’ porre maggiore attenzione al rilancio del Sud; elle auspicava che maggiori risorse fossero di quanto fatto sinora fossero indirizzate al Meridione.
Per la classe imprenditoriale e’ intervenuta Ilaria Petitto, produttrice enologica con il marchio “Donnachiara”. Ella si lamentava della farraginosa burocrazia che tarpa le ali alle imprese locali ed a questo proposito polemizzava con i referenti degli enti locali. “Nelle nostre terre-diceva-ci sono duecento produttori di vino, tutte aziende piccole: metterle insieme sarebbe cosa giusta ma cio’ risulta arduo a causa della burocrazia”.
Finora si sono persi finanziamenti importanti, non ci si faccia trovare impreparati al nuovo piano Juncker per gli anni 2014-2020. Le aziende sono pronte, le pubbliche amministrazioni devono fare la loro parte implementando capacita’ tecniche innovative. Ci sono gia’realta’virtuose in Irpinia quali l’Altergon, azienda farmaceutica all’avanguardia. Essendo localizzata in Alta Irpinia, precisamente a Morra de Sanctis, dopo aver investito 60 milioni di euro, ed essendo in stretto legame con la Cina e’ in procinto di impiegarne altri 35. Con il 40% del personale composto da giovani laureati, tale azienda e’ un ottimo esempio di internazionalizzazione di azienda nostrana. Essa costituisce un ottimo viatico per le consorelle aziende irpine.