Emergono ulteriori determinanti dettagli sulla morte di Prince, avvenuta lo scorso il 21 aprile, tra lo sconforto di milioni di fans. Secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano CNN, gli investigatori che si stanno occupando della morte dell’artista, avrebbero trovato sul corpo del cantante e nella sua stessa casa di Minnesota, diversi quantitativi di farmaci antidolorifici a base di oppiacei. Si tratta di pillole usate normalmente per attenuare i dolori, che gli inquirenti hanno consegnato alla Drug Enforcement Administration (Dea), l’agenzia antidroga, nell’ambito delle indagini.L’ipotesi più probabile avanzata dalla polizia è che il malore verificatosi una settimana prima della morte, quando il cantante era in volo con il suo aereo, e che costrinse il pilota ad un atterraggio d’emergenza in Illinois, sia stato il risultato di una reazione a questi farmaci.
Dopo l’atterraggio d’emergenza della settimana precedente, l’artista era stato ricoverato in un ospedale a Moline, come riferisce la Cnn, ed era stato ricoverato per una possibile overdose di un potente antidolorifico. Lo stesso farmaco, assunto con altri farmaci può causare debolezza e insonnia. E questa ipotesi danno valore alle parole del cognato Maurice Phillips, riportate dalla stampa Americana: “Sono stato con lui lo scorso tutto il weekend. Aveva lavorato troppo senza mai dormire, almeno 154 ore di fila”. Il cantante aveva 57 anni quando è stato trovato morto la settimana scorsa nella sua casa vicino Minneapolis. L’autopsia è stata eseguita venerdì, ma le autorità sono ancora in attesa dei risultati dei test tossicologici. Secondo lo sceriffo Jim Olson non vi erano evidenti segni di trauma sul corpo di Prince.