Ci sono artisti che non moriranno mai, geni assoluti che hanno lasciato alla storia la loro leggenda, fatta di quella inspiegabile magia che si chiama emozione eterna. Prince da oggi, 21 marzo è entrato nel club degli immortali, assieme a tanti altri che nel corso degli anni inevitabilmente ci hanno lasciato e continueranno a farlo, perchè? bhe è la vita!
Prince, aveva 57 anni, ed è stato trovato senza vita nell’ascensore degli studios di Chanhassen Minneapolis, dove il genio registrava le sue canzoni. I motivi non sono stati ancora chiariti,ma quelli poco importano ormai, non lo riporteranno di certo in vita. Descrivere Prince risulta davvero difficile e forse presuntuoso, era un artista cosi particolarmente poliedrico e trasformista che risulta complicato elencare tutti i suoi cambiamenti, fossero essi estetici,di stile o interpretativi.
Da più di 30 anni, uno dei più talentuosi “folli” artisti della musica mondiale, esatto artista, perchè Prince, non era solo un cantante, il folletto esprimeva arte in ogni sua esibizione, non si limitava semplicemente a cantare un brano, è stato uno dei primi a dare un aspetto visivo alla voce, intrattenendo il suo pubblico a 360 gradi.
Le sue apparizioni non erano mai banali, spesso discusse, soprattutto negli anni 80, dove la tolleranza, soprattutto verso gli artisti di colore era meno permissiva, ma è riuscito sempre a farsi valere, facendo emergere l’identità Nera, “Negra” ai tempi.
Prince Rogers Nelson, non è stato solo un cantante , è stato un cantautore, polistrumentista, compositore, produttore discografico, attore, regista e sceneggiatore statunitense, popolare soprattutto negli anni ottanta e novanta. Il nome Prince deriva dal nome della band dove il padre suonava, ovvero i “Prince Rogers Trio“.
Per tutti gli anni ottanta Prince ha preferito giocare con i giornalisti, inventando una serie di storie sulla sua infanzia e adolescenza oppure mentendo sulla sua data di nascita. Per lungo tempo ha dichiarato di avere origini italiane, storia che non è mai stata esplicitamente confermata.
La vena artistica del cantante di Minneapolis (che compone, arrangia, produce, canta e suona i suoi lavori spesso in totale autonomia) lo porta a produrre continuamente nuovi brani, ma anche ad essere tra i pionieri della vendita on-line su Internet: infatti alcuni suoi prodotti sono acquistabili solo dal suo sito. Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 27º posto nella lista dei 100 migliori artisti.
Prince e Stile
Musicista poliedrico, nei suoi lavori si sentono espliciti riferimenti ad artisti black quali James Brown, Sly & the Family Stone, Earth, Wind & Fire, George Clinton e Stevie Wonder, ma anche musicisti rock come Jimi Hendrix e Frank Zappa. La sua musica coinvolge diversi stili come funk, rock classico e pop, ma spesso si è confrontato anche con il rap e il rock sinfonico, producendo un crossover musicale molto apprezzato da fan e critici. Altre influenze esercitate sul musicista includono il dance rock, la disco music e la musica psichedelica, che ispirò alcune tracce quali Let’s Go Crazy da Purple Rain.
Addio…
Ci sarebbero troppe, tante cose da dire su uno dei talenti assoluti della musica, sui capolavori scritti per se stesso e per gli altri artisti, la sua intensa e assurda vita privata e pubblica, del suo continuo trasformismo per sfuggire al continuo cambiamento del mondo. Tuttavia nulla potrà mai descrivere un talento come Prince meglio delle sue canzoni.