L’Italia negli ultimi anni sta affrontando una crisi senza precedenti, e nonostante i politici di turno provano a rassicurarci snocciolando questo o quel dato di crescita, la sola realtà è che oggi il cittadino italiano sta vivendo uno stato di povertà molto avanzato. Acquistare una casa “grazie” ad un Mutuo, chiedere prestiti per mandare un figlio all’università, magari richiedere un prestito per sposare una figlia, insomma, sono queste le vere esigenze dell’italiano di oggi.
Lo stesso Italiano che da benestante negli anni 90 è diventato rapidamente “Italiano medio”, lo stesso che spesso è costretto a togliersi la vita perchè non riesce più a pagare il suo debito con la finanziaria o ancor peggio una Banca. Le stesse banche che annualmente vengono salvate (grazie a miliardi di euro) dai poteri forti, mentre l’italiano medio viene distrutto se non riesce a pagare un prestito da 5000 euro.
Non hai pagato alcune rata del Mutuo? Sei in arretrato con un Prestito? Ecco la mannaia del (Sic)
E’ davvero paradossale, assurdo, imbarazzante, ma in Italia, una Nazione che dovrebbe tutelare il diritto alla vita, permette attraverso assurdi meccanismi burocratici la distruzione fisica e psicologica dei suoi cittadini. Oggi chi si trova in grande difficoltà, magari nel pagare il debito relativo ad un Prestito, entra in una gogna vergognosa.
Solitamente dopo alcune rate non saldate, chi ha erogato il prestito si affida ad agenzie di recupero crediti, inizia così per il debitore una persecuzione che nei soggetti più deboli può portare al peggio. Decine di telefonate al giorno, spesso condite da toni minacciosi che turbano la psiche anche del carattere più forte. Non basta l’umiliazione di non poter pagare un debito, perchè evidentemente si sta passando un pessimo periodo, bisogna anche sentirsi violare nell’intimità familiare! Attenzione, i debiti vanno saldati, chiaramente non è giusto che ci rimetta chi eroga un prestito, tuttavia trovare un compromesso pacifico dovrebbe essere sempre la soluzione migliore per entrambe le parti.
Dopo il recupero crediti, il passaggio successivo è l’inserimento in una speciale banca dati, chiamata SIC, come si finisce dentro e cosa compromette? Una volta che l’erogatrice del Prestito o del Mutuo, non riceve un determinato numero di rate, decide di inserire il nome del ricevente all’interno di questa banca dati, marchiandolo come Cattivo pagatore, il risultato è che, quando in futuro si tenterà di richiedere un nuovo prestito (magari presso altro istituto bancario) lo stesso sarà rifiutato al 100%.
Quindi il Sic ( Sistemi di Informazioni creditizie) determina il nostro grado di affidabilità nel pagare i debiti. In molti casi inoltre, spesso ci si accorge di esserci finiti solo quando si chiede un nuovo prestito.
Quando si finisce nei Sic?
Il Garante della privacy ha chiesto a banche e finanziarie di dare un preavviso in modo tale che gli interessati possano risolvere e regolarizzare la propria posizione prima di finire nella lista nera. Lo stesso Garante, ha disposto che tutte le segnalazioni di cattivo pagatore avvengano solo in caso di mancato pagamento di somme importanti o, per quanto riguarda debiti minori, dopo il mancato saldo di più rate o in caso di ritardi prolungati. Tuttavia, sempre il garante ha fornito la possibilità di aggiornare la propria posizione.
Dove informarsi e come cancellarsi dal sic.
Sei finito nella lista nera del Sic? Per conoscere la nostra posizione è possibile inviare una richiesta di accesso ai dati personali, chiedendo tutti i dati riguardanti la nostra persona. Qualora si risultasse come cattivo pagatore, ma nel frattempo il debito è stato saldato, è possibile chiedere la cancellazione. La risposta da parte del Sic deve pervenire non oltre 15 giorni. Nel caso si oltrepassi questo termine senza alcuna comunicazione ci si può rivolgere all’autorità giudiziaria o presentare ricorso al Garante della privacy.
E quando si salda il debito?
Negli elenchi dei Sic c’è posto anche per i dati positivi: una volta saldato il debito infatti la banca o la finanziaria devono chiedere all’ex cattivo pagatore di dare l’assenso perché anche questa informazione sia registrata nei Sic. Se le informazioni che ci riguardano contengono errori è possibile rivolgersi alle banche dati, gratuitamente. Solo se la richiesta è infondata potrà essere richiesto un contributo spese non superiore a 10 euro. I siti delle banche dati hanno di solito pagine dedicate a chi vuole verificare la propria posizione creditizia:
Quali sono i SIC e come contattarli?
- CRIF S.p.A. (Centrale Rischi Finanziari)
Ufficio Relazioni con il Pubblico
Via Zanardi 41 – 40131 Bologna
Tel. 0516458900, Fax 0516458940
Sito internet: www.consumatori.crif.com
- EXPERIAN CERVED INFORMATION SERVICE S.p.A.
Servizio Tutela Consumatori
Piazza dell’Indipendenza 11/b – 00185 Roma
Tel. 199.183.538, Fax 199.101.850
Sito internet: www.experian.it (Area Consumatori)
- CTC (Consorzio Tutela del Credito)
Corso Italia 17 – 20122 Milano
Tel. 0266710235-29, Fax 0267479250
Sito internet: www.ctconline.it