Politica – L’Onorevole Pierlugi Bersani annuncia la fine del Pd se Matteo Renzi dovesse accelerare sulla fine anticipata della legislatura senza prime celebrare il congresso del partito da molti richiesto in queste ultime settimane. Bersani si dice pronto nel costruire un soggetto partito politico che accolga le larghe intese, plurale e democratico, capace di rappresentare l’intera sinistra, cercando di recuperare quei milioni d’ italiani che non hanno più votato il Pd e le sinistre in queste ultime tornate elettorali. A questa proposta guarda con grande interesse Massimo D’Alema, che già nei giorni precedenti aveva evocato la possibile scissione del Pd, dopo soli dieci anni dalla sua nascita come soggetto politico; dunque l’ambizioso progetto politico nato dalla fusione tra i ds e la Margherita, partito nato per unire i riformisti italiani e le due culture quella post comunista e post democristiana, rischia di seriamente di essere ridimensionato per sempre.
Oltre a Bersani e D’Alema lo stesso Romano Prodi fondatore del Partito Democratico, sarebbe pronto a ritornare allo spirito dell’Ulivo e dei valori di un centro sinistra aperto e dialogante con tutti i settori della società italiana, senza lasciare fuori nessuno. Un modo questo per puntare a un ruolo guida nei processi economici, sociali, politici italiani europei ed internazionali. Allo stesso progetto potrebbero essere interessati gli stessi cattolici del Pd, come Marini e Fioroni che da tempo hanno manifestato il loro disagio rispetto alla linea tenuta dal segretario Matteo Renzi .Già diversi sondaggi accreditano questo nuovo soggetto politico di ispirazione ulitivista al 15 per cento dei consensi, mentre il Pd scenderebbe al 22 per cento, lasciando ai Cinque Stelle il ruolo di primo partito in Italia. Le prossime settimane potrebbero essere decisive, è solo un congresso anticipato potrebbe evitare una dolorosa scissione tra i democratici, che segnerebbe la fine del partito a vocazione maggioritaria di veltroniana memoria.Infine lo stesso Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napoletano si è espresso per andare al voto a scadenza naturale, invitando le forze politiche al senso di responsabilità verso il paese.