Legabasket – Stavolta la Scandone non fa scherzi. Varese non diventa come Caserta e i tifosi biancoverdi festeggiano, anche con gli interessi di quelle natalizie, le vacanze pasquali. Non c’è stata praticamente partita nella dodicesima vittoria consecutiva dei lupi: davvero poca roba i biancorossi di Moretti, forse stanchi dalla partita di Coppa giocata 48 ore fa ma, comunque, una delle delusioni di questo campionato. E, grazie alla sconfitta subita a Bologna, i lupi raggiungono al terzo posto Cremona, che fra 15 giorni verrà al PalaDelMauro per la partita decisiva per la terza piazza in regolar season.
Acker rientra in quintetto accanto a Ragland, ma non sembra essere al massimo. La sua ruggine tiene Varese in partita per i primi 5 minuti, quando entrambe le squadre trovano con frequenza il canestro: ne approfitta soprattutto Nunnally (11 punti in 8 minuti nella prima frazione) che mangia in testa a tutti gli esterni di Varese. I primi 5 minuti vanno via sui binari della parità, fino a quando Avellino non inizia a stringere le viti in difesa. Con tutto il secondo quintetto in campo i biancoverdi producono un 12-2 che chiude la prima frazione sul 29-19 (frutto di 7 assist e 10\12 da due) . La ripresa si apre e si chiude nel segno di Veikalas: la guardia lituana, sfruttando anche le falle difensive lombarde, mette su un vero e proprio show in un secondo quarto da 16 punti con 6/7 dal campo (e 4/5 da tre) che spacca letteralmente in due la partita. I lupi vanno all’intervallo con numeri irreali, ben oltre il 54-34 che segna il tabellone: la valutazione totale dice 77-24, ma la Scandone tira 12/16 da 2, 7/14 da 3 e 9/10 ai liberi smazza 16 assist (Ragland 7) e prende 8 rimbalzi in più (20-12) con Veikalas e Nunnally che, in coppia, segnano un punto in meno di tutta Varese (33 contro 34).
Al rientro Buva parte in quintetto per Cervi, ma è Varese a dare il primo (e unico) momento di vita con un parziale di 0-9 per il 54-43. Ma è un fuoco di paglia e 4 punti dello stesso Buva rimettono velocemente le cose a posto. A metà terzo quarto non c’è già più partita: c’è il tempo di esaltarsi per la tripla sulla sirena di Green che chiude il terzo quarto sul 73-51 e per sistemare minutaggio e cifre per staff tecnico e giocatori, fino all’89-71 finale.dodicesima vittoriadodi