Oltre i titoloni da giustizieri, Nino Savastano un uomo che ha speso una vita per il sociale

La notizia che emersa in queste ultime ore, che vede coinvolto in un processo giudiziario il consigliere regionale Nino Savastano, ha generato un sentimento di sconforto, ma anche di vicinanza, per i tanti che hanno avuto la fortuna di conoscere sul campo, in prima linea, il politico nonché uomo, Nino Savastano.

Perché chi ha avuto modo di conoscerlo, sa che accanto alla sua battaglia di ricerca della verità, lui non sarà solo.

Savastano è conosciuto nei quartieri salernitani, da uomini e persone libere, in prima linea per il sociale, un campo questo spesso alla deriva delle emergenze, poco conosciuto, ma che ha bisogno di spazio e risoluzione dei problemi reali che affliggono i cittadini.

In questi lunghi anni di carriera politica e di assessorato per le politiche sociali, Salerno vanta un primato di tutto rispetto per impegno e risorse investite in questo campo.

Le politiche sociali, s’imbattono in responsabilità condivise che in questi anni di guida all’assessorato, non sono mai mancate. Un uomo alla portata di tutti, disponibile e pronto ad accogliere dal primo all’ultimo cittadino bisognoso dei quartieri di Salerno.

Non bastano titoli per raccontare il lavoro minuzioso che si fa nel sociale e Nino e’ stato e sarà sempre, un riferimento di chi in lui ha sempre trovato un appoggio, un momento di accoglienza e dignità, nel rispetto dei problemi che attraversano incessantemente la vita dei cittadini bisognosi.

Una città solidale e fondata sui diritti, non può non riconoscere e dimenticare, il nostro sistema giustizialista, vi sono tre gradi di giudizio e fin ad allora nessuno è colpevole.

E così bisogna fermare, titoloni giornalistici e ipotesi che non competano all’opinione pubblica mediatica, ma ai palazzi di giustizia.

Bisogna avere il coraggio di sperare e di aspettare i giusti tempi della giustizia, poche righe giustizialiste, ma,  più racconti di cronaca, di belle storie di vita sociale al servizio di una comunità, che seppur scossa  crede nell’uomo che è sempre stato in prima linea.