E’ stato approvato dall’Ente Provincia di Avellino lo Statuto della fondazione che si curera’ di promuovere la cultura ed il turismo nel territorio irpino. Nascera’ ufficialmente il prossimo 29 ottobre presso i locali di Palazzo Caracciolo ed avra’ una dotazione iniziale di centomila euro per muovere i primi passi. La Fondazione avra’ un C.d’Amministrazione composto da dodici membri tra Confindustria, Camera di Commercio ed Unpli, ma anche un presidente ed un esecutivo, un direttore generale e un Comitato Scientifico, e durera’ in carica cinque anni. Saranno istituiti 24 distretti turistici-Irpiniapoint, che saranno diretti ognuno da due laureati in Beni Culturali o Marketing territoriale. E si lavorera’all’allestimento di un portale che mettera’ in rete tutte le attrazioni culturali come musei, castelli e parchi presenti in Irpinia. Il sito avra’ la funzione di supportare gli operatori e le amministrazioni di tutta la provincia, oltre che di informare delle iniziative in cantiere ed in fase organizzativa. Tra le opere di rilievo su cui e’ stata gia’ stanziata la somma di 3,6 milioni di euro vi e’ il castello di Gesualdo che per meta’ e’ di proprieta’ dell’Ente Provincia; per questa operazione e’ stata fatta variazione di bilancio in quanto occorre un milione in piu’ rispetto agli iniziali 2,6 milioni preventivati.
La Fondazione avra’ un Fondo di Dotazione costituito da iniziali conferimenti in danaro, beni materiali ed immateriali, effettuati dall’Ente fondatore e amche da elargizioni pubbliche e private. La figura centrale sara’ del Direttore Generale ed avra’ la responsabilta’ dell’efficienza e dell’economicita’ della gestione: i risultati raggiunti saranno monitorati dal Presidente di Fondazione. Da statuto non potranno far parte del C.d. A. consiglieri, assessori, dirigenti e dipendenti dell’Ente Provincia e neanche i loro parenti o affini fino al quarto grado. Quindi la nascente Fondazione Sistema Irpinia ha il pregio di non essere un organo a direzione politica, ma dovra’ reggersi e svolgere la sua missione in maniera autonoma. E forse e’ un bene, se consideriamo che da circa un anno il piano regionale del Turismo che non riesce a vedere la luce.