Politica – Manca poco alla prima presentazione delle liste per le elezioni al Parlamento italiano e con ogni probabilità i cittadini saranno chiamati alle urne nella primavera del 2017. Si ragiona sui nomi e non sui programmi per il paese.
A sinistra all’interno del Partito Democratico si registra la solita folla di partitini, poco coesi tra loro, o meglio in perenne competizione per la conquista del consenso .
Nel panorama politico italiano a essere confermata è stata la candidatura di Luigi Di Maio a Premier, per il Movimento Cinque Stelle.
Mentre a sinistra la stessa alleanza tra il Campo Progressista di Giuliano Pisapia e Articolo Uno di Bersani Rossi e Speranza non sembra convincere l’elettorato di sinistra, gli stessi sondaggi accreditano questo progetto, massimo al 7 per cento dei potenziali consensi nel paese.
Si è dunque alla ricerca di un leader vincente capace di attrarre anche quei milioni di cittadini che da anni non si recano piu’ alle urne. Certo non si può non notare il grande movimentismo della Presidente della Camera dei Deputati Laura Boldrini, la quale tra conferenze, dibattiti e convegni sta girando da mesi l’intero stivale per spiegare il suo pensiero sulla attuale fase politica.
La Boldrini da Presidente della Camera ha svolto di sicuro un ruolo importante, piu’ volte ha sollecitato il Parlamento nel legiferare su temi come la violenza sulle donne, sul bullismo e cyberbullismo, sui diritti delle coppie di fatto, su diritti degli immigrati e si è battuta in prima persona per la stesura del codice dei diritti e dei doveri in internet.
La Presidente Boldrini, almeno secondo la opinione di numerosi politologi e sondaggi, avrebbe tutte le carte in regole per guidare una coalizione di sinistra alternativa alle politiche del partito di Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, guidando un cartellone elettorale che metterebbe insieme tutte le anime di sinistra compreso Pippo Civati,Nichy Vendola Sinistra Italiana e lo stesso partito dei Verdi fino ad arrivare a quello che resta di Rifondazione Comunista. Per ora la Presidente della Camera non ha mai esplicitato una sua possibile sua investitura, e si è sempre sottratta ad ogni domanda sul tema.