La Scandone ritrova il PalaDelMauro dopo la vittoria di Brinidisi e, soprattutto, ritrova l’orario “classico” del basket italiano, quello che, ultimamente (ma anche nel prossimo futuro), è sempre stato stravolto. L’ultima volta che i lupi hanno giocato di domenica alle 18.15 risale ormai alla terza giornata di ritorno, quando una tripla di Leunen fermò a 43 le vittorie casalinghe consecutive dell’Olimpia Milano, mentre il PalaDelMauro non vede una partita di domenica pomeriggio addirittura dalla fine del girone di andata, quando la vittoria contro Venezia si trasformò in un’insperata qualificazione alle Final Eight, e in tutto quello che ne conseguì. “Colpa” del cammino incredibile che i ragazzi di Sacripanti stanno tenendo da ormai 3 mesi a questa parte. La Scandone Avellino piace, è un dato di fatto, perché è un prodotto che ha appeal e viene visto con piacere da chi apprezza questo sport perché gioca la miglior pallacanestro d’Italia, perché è una Squadra vera (la S maiuscola non è un errore di battitura) e perché possiede tutte quelle peculiarità che ci fanno tanto amare il basket.
Su un cammino come quello che stanno vivendo i biancoverdi, ci possono essere tante trappole. La peggiore è che, ormai, sei nel mirino di tutti: ora come ora, la Sidigas è la squadra da battere, quelle cui interrompere l’incredibile filotto di successi. La prima insidia si chiama Virtus Bologna del (poco amato) ex Giorgio Valli: impelagata nel gruppone a 18 punti, viene da due importanti vittorie che le hanno permesso di mettere 6 punti dall’ultimo posto in classifica e di rafforzare l’obiettivo stagionale della salvezza.
E’ una partita da prendere con le pinze, nonostante la grossa differenza di classifica, come dichiarato da coach Sacripanti in sede di presentazione: “E’ una delle formazione che per noi sono un po’ più ostiche, sia a livello individuale che di squadra. Inoltre abbiamo ancora Green in dubbio per i soliti problemi muscolari”. A rafforzare le parole del coach brianzolo, c’è anche il ricordo della partita di andata, quando una Scandone senza play (Taurean Green appena infortunato, Marques Green in fase di sbarco e Blums a mezzo servizio) giocò, probabilmente, la peggior partita della stagione.
Dopo un girone è cambiato tutto, ma ciò non cancella le insidie che solo una partita dal pronostico (apparentemente) chiuso può nascondere.