Dopo 10 risultati utili arriva la prima sconfitta per Antonio Conte alla guida della Nazionale, contrariamente dalla gara di Spalato contro la Ceoazia, questa volta l’Italia ha giocato bene nel primo tempo e meno nel secondo. Una sconfitta che pesa in modo piuttosto importante considerato che ora gli azzurri rischiano di non essere testa di serie ai prossimi mondiali del 2018. Conte nel dopo partita definisce salutare questo ko, «perché sugli errori di oggi lavoreremo a settembre: non so se arriveremo favoriti agli Europei, ma il gruppo è buono. Unico neo: con questa sconfitta ora gli azzurri rischiano di non essere teste di serie nei sorteggi per le qualificazioni ai mondiali russi nel 2018». La fotografia della gara paradossalmente è tutta nei piedi del redivivo Quaresma che da super fantasma nell’Inter si è confermato un buonissimo calciatore in Nazionale e nella sua squadra di club, proprio dalla famosa “trivela” di Quaresma che nasce il gol decisivo di Eder.
La cronaca della partita
Temperatura quasi autunnale, una lieve pioggerella. Sugli spalti, a differenza del Poljud, c’è la gente, non tantissimi, ma quantomeno non ci sono svastiche e orrori simili, ma solo la gioia dei tanti emigranti ,e giovani appassionati, in quest’Italia-Portogallo a Ginevra. Manca Cristiano Ronaldo, in questa amichevole farcita di campioni, è l’ultima gara della stagione e per molti si fa sentire, basti pensare che per Bonucci è addirittura la 61esima partita!. Il faro dei Portoghesi dunque diventa Quaresma, ormai rinato al Porto. Conte propone un 4-3-3 con Pirlo in regia, Immobile sostituisce Pellè.
Proprio il campione Juventino apre ufficialmente il match, una punizione delle sue infastidisce non poco Beto, il portiere del Siviglia. Lo spartito sembra essere molto simile a quello di qualche giorno fa, come i croati, anche i portoghesi provano a sviluppare gioco.
Ma gli azzurri a differenza dei Spalato sembra molto più compattai, sempre sulla palla ed attenti alle ripartenze. Il centrocampo con Soriano e Bertolacci filtrano bene le incursioni avversarie, con il maestro Pirlo che distribuisce perle per gli attaccanti. La gara non esprime molte emozioni, ci si studia, ci prova Immobile, ma è attento Beto. Il possente Ederzito guerreggia con Ranocchia, l’attacco crea movimento ma poche occasioni. Pirlo tira alto e poco dopo Bertolacci ci prova senza fortuna. Nonostante sia solo amichevole, in campo si gioca duto,tanto che Coentrao, toccato duro, deve uscire al 25’ sostituito da Eliseu Santos. Il Faraone, appannato si sveglia con una bella conclusione a girare. La partita corre sul filo dell’equilibrio, un episodio potrebbe indirizzarla da una parte o dall’altra: la direzione sembra portoghese quando Ederzito viene stoppato all’ultimo dal puntuale Sirigu. Puntuale fino a un certo punto, poco dopo, quando , ancora contrastato dal guineano, questa volta perde palla e Ranocchia ci mette una pezza sulla linea. Ma è destino che l’interista si debba spesso smentire un secondo dopo aver fatto una cosa buona: svirgola a casaccio e questa volta è Sirigu a salvare la baracca su Moutinho. Il buon Quaresma si avventa su tutte le punizioni, ma, per ora, sterilmente. L’episodio, dunque, non c’è stato, si chiude un primo tempo buono per intensità, povero d’occasioni. Sicuramente, per gli azzurri, migliore di quello di Spalato.
BEFFA EDER — All’intervallo Conte non effettua cambi,sarà un’amichevole, ma Conte vuole vincere. Cinquanta secondi e Soriano sfiora l’incrocio col sinistro. Poi al 5′ Bonucci colpisce il palo raccogliendo con la spalla una punizione di Pirlo. Ti aspetti da un momento all’altro il gol azzurro e invece due minuti più tardi una grande progressione di Eliseu innesca Quaresma, il quale con la famosa trivela (cross di esterno) pesca Eder a pochi passi da Sirigu. Bonucci sorpreso alle spalle, portiere fuori causa. È l’1-0 del Portogallo, nel momento migliore dell’Italia, che accusa il colpo. Il neo-entrato Adrien Silva per poco non assesta il colpo del k.o. (rasoterra a lato). Dentro Vazquez, dal 4-3-3 si passa al 4-2-3-1, ma è il Portogallo ora a fare il bello e cattivo tempo. Al 20′ prima Joao Moutinho e poi Quaresma non riescono a concludere a rete a pochi metri dalla porta di Sirigu. Brividi. La reazione della Nazionale è tutta in un’azione convulsa, con Darmian a sfiorare il palo col sinistro a Beto battuto. Il c.t. prova a scuotere la squadra con i cambi. Il Portogallo rischia nel finale: Beto “miracoleggia” su Gabbiadini e Vazquez, Ranocchia col sinistro calcia a lato in mischia . Cinque minuti di recupero, anche Matri tira da lontano, invano. E un assedio azzurro, prima Vazquez poi Ranocchia arrivano vicinissimi al pari che a questo punto sarebbe meritato. Nulla da fare, alla decima Conte si arrese.