Fastidiosa, anzi fastidiosissima come poche cose al mondo, almeno ha il pregio di essere una malattia passeggera e dunque non provocare nessun tipo di danno. Chiaramente parliamo della nemica numero uno del nostro inverno, l’influenza, sotto qualsiasi forma, sotto qualsiasi grado non aspetta altro che attaccarci per donarci febbre, mal di gola, dolori alle ossa, insomma i classici sintomi influenzali.
E poco importa che tu sia un bambino di 4 mesi o un lottatore di Wrestling,quando arriva l’influenza stagione vai KO! i virus influenzali sono infidi, traditori, si annidano per settimane, covano il loro “rancore” e alla prima occasione, di solito il periodo invernale, ti attaccano e di fanno star male. Tuttavia esiste un rimedio per tutto e spesso non bisogna neppure affidarsi alla medicina. Quando si tratta di febbre, soprattutto allo stadio iniziale i rimedi della nonna sono sempre i più efficaci .Ecco quali sono secondo noi.
L’estate ormai praticamente terminata, il freddo lascia spazio a temperature più fredde, l’autunno è alle porte, tempo di scuola e di ritorno al lavoro. Cosa non può mai mancare con l’inizio delle attività settembrine? Ovvio l’influenza! Puntuale come un orologio svizzero iniziano i primi malanni stagionali. In realtà quest’anno l’orologio potrebbe subire uno stravolgimento, solitamente i primi ceppi influenzali emergono nelle prime settimane di novembre. E quando si svegliano dal torpore estivo se non curati adeguatamente possono essere devastanti. Le premesse dunque non sono delle migliori, lo scorso anno sono stati diversi i ceppi influenzali e tutti hanno avuto un impatto devastante, oltre 3 milioni di influenzati in Italia. Ma come mai ad inizio settembre dobbiamo già preoccuparci dell’influenza? In realtà i virus “italiani” sono ancora in letargo e come ogni anno sono pronti ad attaccarci nel periodo invernale. Il ceppo individuato a Parma è stato trasportato dalla Libia da un bambino di 3 anni ricoverato il tre settembre con febbre alta e problematiche bronchiale cinque giorni dopo essere arrivato in Italia con un gommone. Il virus è di tipo A e sottotipo H3 oltre al bambino di tre anni è stato rilevato anche su un bambino di cinque mesi.
Il piccolo, dopo la reidratazione e la guarigione dalla febbre, è stato dimesso il 7 settembre scorso. Il virus individuato sul bambino è piuttosto “violento” provoca infezione e malattia nell’uomo con circolazione ed episodi epidemici ricorrenti. Nei Paesi a clima temperato, i casi di infezione si manifestano generalmente nella stagione invernale.
Infezioni non solo in inverno – Il risultato ottenuto è importante sia dal punto di vista strettamente diagnostico, ma anche sotto quello epidemiologico, sottolineano i ricercatori, come la circolazione dei virus influenzali non sia limitata solo alla stagione invernale, in cui chiaramente si ha la massima concentrazione ed il picco epidemico, ma si estenda a tutti i periodi dell’anno, causando dunque, sporadici casi soprattutto nei bambini, che avendo ancora un sistema immunitario debole sono più soggetti ad ammalarsi.