La scienza che smentisce la scienza, un paradosso se non fosse che in realtà è quasi sempre un aspetto positivo. Nel corso degli anni lo sviluppo Bio-medico ha permesso, così come lo permetterà in futuro di affinare ricerche e studi già fatti in passato, fornire nuove ipotesi ed in molti casi nuove certezze, che spesso possono fare la differenza nel salvare tante vite umane.
Oggi trattiamo l’organo più importante del corpo umano, non parliamo del cuore ma del Cervello. Siamo cresciuti con la consapevolezza che il nostro motore principale avesse un elevato grado di sviluppo tra l’infanzia e l’adolescenza, per poi fermare la propria crescita secondo il classico percorso dello sviluppo umano, attorno ai 18-20 anni.
Tuttavia a differenza dell’intera struttura organica del nostro organismo, il cervello anche in età adulta riesce ad affinare delle micro modifiche alla scatola cranica, un modo impercettibile per renderci sempre più evoluti.
Ecco come il cervello cresce anche da grandi.
Secondo una ricerca Statunitense da oggi le cose cambiano. Pubblicata sulla più famosa rivista scientifica Science, lo studio con a capo Jesse Gomez, potrebbe avere degli sviluppi scientifici estremamente interessanti. Utili a comprendere la struttura fondante dello stesso cervello. La scoperta, effettuata da un gruppo di ricercatori della Stanford University in California rivela come anche negli adulti il cervello continua a crescere e svilupparsi, almeno in una area delimitata, arricchendosi di tessuto nuovo capace di svolgere nuove funzioni.
Si sviluppa la zona del riconoscimento volti.
In modo particolare la zona del cervello che nel corso degli anni continua un suo sviluppo è quella dedicata al riconoscimento visivo, in modo particolare dei volti delle persone con le quali siamo più a contatto. La ricerca è stata eseguita su 22 bambini e 25 adulti, attraverso la più classica delle tecniche non invasive, la risonanza magnetica.
I test degli studiosi si sono basati prevalentemente sul riconoscimento di luoghi, volti e animali. I risultati hanno dimostrato come, nei bambini la flessibilità di riconoscere luoghi, volti e animali è costante ed in continua evoluzione, in linea con una crescita cerebrale normale. Mentre negli adulti è stato riscontrato come l’area dedicata al riconoscimento facciale continua a svilupparsi, mentre è rimasta inalterata la zona del cervello che aiuta il riconoscimento dei luoghi e degli animali.
Come mai questo? Il concetto spiegato dagli scienziati è piuttosto semplice, i luoghi, gli animali non mutano nel corso degli anni. Quando visiti un nuovo paesaggio il cervello è consapevole che quel luogo non cambierà radicalmente nel corso degli anni, esattamente come le specie animali, saranno sempre le stesse, dunque non avrebbe senso un ulteriore sviluppo cerebrale. Diverso il discorso dei volti umani, ogni giorno incontriamo decine, centinaia di nuove persone, pur non conoscendole il cervello tende ad assimilare tutto quello che è nuovo, quindi l’area dedicata al riconoscimento facciale è in costante attività, per rimanere sempre flessibile ha bisogno di rinnovare il tessuto, ed ecco che lo sviluppo rimane costante e continuo anche da adulti.