Una sconfitta frutto di episodi e che, per questo, fa ancora più male. La Scandone si arrende a Tenerife che passa al PalaDelMauro dopo 40 minuti di grande intensità e di buon basket. Il 75-76 premia gli spagnoli ma non toglie nulla alla prestazione gagliarda fornita dai biancoverdi che, dopo un brutto primo quarto (17-27 il parziale dei primi dieci minuti), erano riusciti a rimettersi in carreggiata, grazie alla produzione offensiva di Randolph e Thomas (47 punti in due alla fine per i due mori irpini) e ad un ottimo Marco Cusin a difendere la propria area. I lupi hanno avuto anche il possesso per chiudere definitivamente i conti con 16 secondi da giocare, ma qui episodi e una gestione arbitrale quanto meno confusa sono risultati decisivi.
Ma andiamo con ordine: Avellino è avanti 74-73 e con Randolph sta per rimettere in gioco in zona di attacco. L’esterno ex Alabama serve Thomas sul quale Beiran commette immediatamente fallo. L’arbitro valuta la penalità come antisporitva, perchè secondo lui il fallo avviene prima che la palla sia rimessa in gioco (cosa che negli ultimi due minuti di gioco viene sempre punito come se fosse un fallo antisportivo). Il PalaDelMauro esplode in un boato, ben consapevole che dopo i due tiri liberi, il possesso resterebbe a Ragland e compagni ma, dopo essersi consultato con i colleghi, lo stesso arbitro derubrica il fallo da antisportivo a semplice, scatenando le proteste dell’intero palazzetto. Nella confusione generale, Thomas avrebbe comunque la possibilità di mettere un possesso pieno di distanza tra le due squadre, ma sbaglia il secondo personale lasciando a Tenerife la possibilità di pareggiare. White fa ancora meglio perchè batte Cusin in palleggio, realizza e subisce fallo dal lungo nativo di Pordenone, convertendo il gioco da 3 punti per il 75-76 visto che, questa volta, a Joe Ragland non riesce la giocata decisiva sulla sirena.