Maggiore flessibilità sulla spesa da destinare ai rifugiati, questa la nuova apertura della commissione Ue. La decisione comunicata dallo stesso presidente Jean Claude Juncker. l’Italia nella manovra ha inserito la richiesta di flessibilità puntando a ottenere uno 0,2% sul deficit dal capitolo migranti, circa 3 miliardi. Matteo Salvini inferocito, dalla sede Milanese della lega parla di “una vergogna”.
Juncker, flessibilità per costi, se dimostrati – La Commissione europea avrà una spese per i rifugiati molto più flessibile perché “siamo di fronte ad una situazione di eccezionalità”, ma questa flessibilità sarà “valutata paese per paese” purché siano “sforzi straordinari”, ad affermalo Jean Claude Juncker, criticando genericamente alcuni paesi che non stanno facendo molto per la causa. – La flessibilità, continua il presidente della Commissione, “non potrà essere applicata” ai Paesi che “non riescono a dimostrare i costi enormi” per la crisi dei migranti. Juncker ha anche argomentato che “il patto di stabilità non è più quello vecchio” e che la flessibilità, secondo la comunicazione del gennaio scorso, viene applicata “per gli sforzi fatti per un obiettivo comune”.
Juncker,cooperare con Turchia,ci piaccia o no – “Che piaccia o meno dobbiamo cooperare con la Turchia”. Lo dice Jean Claude Juncker riconoscendo che “esistono questioni irrisolte sui diritti umani e la libertà di stampa” ma sostenendo che “è necessario muoversi rapidamente” perché Ankara “è d’accordo perché i profughi restino in Turchia”.
Tusk, la crisi dei migranti è la sfida più grande – La crisi dei migranti è “la sfida più grande” per la Ue e “può distruggere conquiste come la libera circolazione del trattato di Schengen”. Lo dice il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, in apertura del suo intervento davanti alla plenaria del Parlamento Ue. “Può scatenare “scosse telluriche” negli equilibri dell’Unione.
Juncker ai 28, mantenere promesse o perdiamo credibilità – “Il divario tra le promesse e la realtà deve essere colmato, altrimenti perdiamo la nostra credibilità”. Lo dice Jean Claude Juncker davanti alla plenaria dell’Europarlamento ricordando che rispetto all’impegno preso il 22 settembre “mancano ancora 2,3 miliardi” da parte dei governi che “tutti insieme hanno messo finora 483 milioni”. Al vertice di La Valletta con l’Africa “dobbiamo arrivare con le tasche piene di promesse ma anche di impegni solidi”.
L’impatto sulla manovra – La legge di stbilità vale tra i 26,5 mld ed i 29,6 mld di euro. La cifra oscilla in quanto la stima più prudenziale non tiene conto della cosiddetta “Clausola migranti” (3,1 mld): si tratta della flessibilità (0,2%) per l’emergenza immigrazione chiesta all’Ue.