Il Presidente della Giunta Regionale della Campania Vincenzo De Luca, dal 24 febbraio 2020 a tutt’oggi, ha emanato 25 ordinanze, dalla n.1 del 24 febbraio alla n. 25 del 29 marzo 2020, per la prevenzione e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. Tutte le ordinanze si rifanno al rischio sanitario all’emergenza in atto e recano misure urgenti per il contenimento e gestione dell’epidemia da Covid-19, allo scopo di evitare l’ulteriore diffusione della grave malattia virale, che è presente un po’ ovunque in Italia con dati sempre più preoccupanti.
I dati recenti in Italia evidenziano oltre 100.000 casi, con più di 11.500 vittime complessive, oltre 3.900 ammalati in terapia intensiva, e oltre 14.000 guariti. In Campania 117 morti e 1759 positivi, in Irpinia 222 positivi, guariti e dimessi 280. I dati complessivi sono in continua evoluzione, mentre gli esperti sono alle prese con dati e statistiche al fine di trarre elementi per valutare gli effetti delle strategie governative in atto. Quarantena, controlli delle autorità preposte, ed indicazioni di organi a ciò abilitati, stanno dando positivi risultati; ma le situazioni che emergono sono molteplici, preoccupanti e, comunque da non sottovalutare; occorre, perciò, uno sforzo corale, di analisti, studiosi ed esperti per individuare scelte e/ o programmi da seguire.
Ognuno è chiamato a fare la sua parte; a bando ogni scetticismo, occorre credere nella laboriosità degli italiani, e concorrere, ciascuno con il proprio apporto, ad uscire con fierezza da questa emergenza. Le nostre istituzioni, a partire da quelle regionali, immediatamente hanno raccolto le direttive governative che sono state tradotte in decreti e ordinanze, finalizzate “all’adozione di provvedimenti di urgenza “ ( come ha raccomandato ripetutamente il Presidente De Luca nelle ordinanze sopra ricordate) , che in quanto emergenze sanitarie o di igiene pubblica sono adottate dal sindaco, quale rappresentante della comunità locale, mentre “ l’adozione di provvedimenti di urgenza relativi all’assistenza, in ragione della dimensione dell’emergenza, come nel nostro caso, richiederebbero l’interessamento di più ambiti territoriali regionali.
Con locuzioni e giri di parole il massimo referente della Regione Campania ha rivolto appello senza mezzi termini ai Sindaci interessati e ai servizi sociali sovracomunali. I Servizi sociali comunali in Irpinia come nelle altre provincie della Campania sono individuati in Ambiti Territoriali. L’Irpinia conta 6 ambiti territoriali, che sin dalla loro istituzione con la legge quadro 328/2000 hanno mosso i primi passi nel 2012. “All’inizio dell’emergenza i sindaci Irpini e i servizi sociali di riferimento hanno dato riscontro della loro esistenza con la istituzione di una linea telefonica di riferimento per notizie, consigli e/o consultazioni e sostegno psicologico. Ora sembra che questi servizi siano stati incaricati di cominciare ad erogare sostegno materiale, qualche comune ha iniziato a distribuire pasti. Ma invero siamo ben lontani dal realizzare compiti ed impegni previsti dalla normativa vigente. Di Avv. Antonio Battista