La pasta è un alimento a base di semola o farina di diversa estrazione, divisa in piccole forme regolari destinate alla cottura in acqua calda e sale o con calore umido e salato. Il termine pasta, inteso come abbreviazione dell’italiano pastasciutta, può anche indicare un piatto dove la pasta alimentare sia l’ingrediente principale accompagnato da una salsa, da un sugo o da altro condimento di vario genere. Le origini della pasta sono ancora oggi frutto di controversie, Italia, Grecia, Cina, bhe, poco importa, quello che conta è che la pasta italiana resta la migliore in assoluto. Dopo decenni di inutili “denigrazioni alimentari” a cercare di consegnare la giusta reputazione alla pasta, ci ha pensato una ricerca tutta Italiana, svolta dal Dipartimento di Epidemiologia dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli e pubblicata sulla rivista scientifica Nutrition and Diabetes. La pasta è un alimento completo, ricco di carboidrati e altri importanti fattori nutrizionali, tuttavia, soprattutto negli ultimi anni ha spinto milioni di persone ad abbandonarla, o ridurla notevolmente. Questo accade soprattutto quando si iniziano delle diete fai da tè, una assurda abitudine che proprio non si riesce ad eliminare. La colpa probabilmente è anche della cattiva informazione, soprattutto quella della rete, che quando prende di mira un prodotto lo distrugge o lo beatifica senza troppe contraddizioni, e quando si tratta di diete questo fenomeno è oltremodo amplificato.
Lo studio
La ricerca ha esaminato oltre 23.000 persone inserite in due diversi studi: Moli-sani e INHES (Italian Nutrition & HEalth Survey), condotti dallo stesso Dipartimento. “Analizzando accuratamente tutti i dati antropometrici dei singoli soggetti e le loro abitudini alimentari – spiega George Pounis, uno degli autori dello studio, siamo riusciti come il consumo della pasta non è assolutamente associato all’aumento di peso, anzi il consumo di pasta è in realtà associato a una riduzione dell’obesità, considerando sia quella generale che quella specificamente addominale. Dunque, mangiando pasta con una certa frequenza i benefici saranno evidenti, una minore circonferenza addominale e un miglior rapporto vita-fianchi”.
Addio certezze alimentari?
Negli ultimi tempi tutte le nostre certezze alimentari si stanno sgretolando come fossero dei castelli di sabbia. Ci hanno sempre raccontato per decenni che il burro fosse un alimento “preoccupante”, oggi scopriamo che è stato completamente riabilitato, ed anzi avrebbe anche dei benefici nella prevenzione del diabete. Ora arriva la “mazzata” definitiva, la pasta non fa ingrassare! Anzi, se consumata con la dovuta moderazione ed una certa regolarità può addirittura migliorare le prestazioni fisiche. Ma come? Istruttori, dietologi, esperti, insomma tutti ci hanno sempre detto “attenzione, la pasta è ricca di carboidrati e dunque va eliminata se avete intenzione di perdere peso”