Dal Festival del Cinema a Venticano spunti per restare

Dal 22 al 26 agosto e in diverse localita’ si e’ svolto il Festival del cortometraggio denominato “Corto e a Capo”.  San Nicola Baronia, Grottaminarda e Venticano le sedi interessate dalle proiezioni dei film di breve durata ma quasi sempre di intenso contenuto. Oltre alle proiezioni delle pellicole di matrice italiana, spagnola, iraniana e brasiliana, sono stati proposti cortometraggi girati localmente nei tre paesi interessati appunto, che hanno sviscerato con spaccati dei luoghi ed interviste agli indigeni, le ragioni per cui sarebbe il caso di interrompere la tendenza migratoria che interessa da un po’ le nostre zone (Se resto e’ perche’…)

Da tali testimonianze appuriamo che ci sono giovani e meno giovani con la voglia di scommettere su un futuro nella loro terra, per motivi sentimentali, di attaccamento alle radici e per dimostrare che con un po’ di volonta’ed impegno si possono superare i gap che le nostre terre, divenute avare di occasioni, presentano. C’e’ il giovane che, pur avendo conseguito una laurea, non disdegna di intraprendere un’attivita’ in agricoltura, che sia quella vitivinicola o di prodotti biologici; oppure l’altro che pur non risiedendo a Roma  non rinuncia a proporre film nell’ambito del cinema indipendente. L’organizzazione stessa del presente festival e’ una pregevole iniziativa di un gruppo di appassionati che ha reso possibile la visione di cortometraggi internazionali di alto contenuto nelle zone interne della nostra provincia.

La serata clou di sabato 25 e’ stata presenziata dall’attore teatrale Francesco Paolantoni che con la sua vis comica ha allietato il pubblico. Nel corso della serata c’e’ stata la proiezione di quattro cortometraggi, due italiani, uno spagnolo ed uno iraniano e la premiazione di quelli votati dalla giuria tecnica nelle tre serate. “Pipinara”, corto italiano di Lodovico Di Marino, ha ottenuto le maggiori preferenze per la sceneggiatura; ambientato nell’interland romano narra di giovani  ragazzi che commettono piccoli crimini con spensieratezza e ci riporta all’epoca pasoliniana. Mentre per l’intensita’ del messaggio su una tragica realta’e’ stato premiato “Veneranda Augusta”, un docu-film che descrive l’angosciosa realta’ di Augusta, centro della Sicilia meridionale che da mezzo secolo e’ sede del polo petrolchimico piu’ importante d’Europa.

Questo agglomerato industriale dona alla zona tanto lavoro ma anche una notevole percentuale di morti e malformazioni tumorali (stimata nel 30%). Meritano una citazione anche gli altri due corti trasmessi nella serata di sabato. L’iraniano Exist che narra la commovente storia di una donna che nelle acque fluviali di una zona periferica usa una capsula per catturare i pesci e rivenderli per procurarsi i soldi per l’ossigeno di cui ha bisogno suo figlio gravemente ammalato. Ed “Il Legionario”ove un ufficiale di colore della polizia antisommossa mostra tutta la su fedelta’ all’Arma caricando i suoi familiari in un bliz per liberare case occupate abusivamente.

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