Il Peso della fama. Il Cittadino illustre. Daniel Mantovani, scrittore di origine argentina, riceve il premio Nobel per la letteratura. Tuttavia questa massima onoreficenza rappresenta un momento di riflessione critica sulla sua opera perché tale riconoscimento fa di lui un monumento e quindi decreta la fine della sua attività creativa. Infatti, nei successivi cinque anni non scrive più nulla, né partecipa ad alcun invito o conferenza gli venga proposta.
La Trama
Tra le numerose richieste di interventi gli giunge un invito dalla sua città natale, Salas, che ha abbandonato oltre 40 anni prima e dove non è mai più tornato. Dovrà tenere un ciclo di lezioni. Dopo un primo istintivo rifiuto, decide di accogliere l’invito e di partire per l’Argentina, anche se ormai è un uomo schivo, che ama la riservatezza e detesta le manifestazioni e le celebrazioni in suo onore.
Giunto a Salas però è costretto ad accettare l’accoglienza trionfale ed al limite della farsa che il sindaco ha preparato per lui (il giro del paese sul camion dei pompieri accanto alla miss locale). Il calendario degli eventi è fitto e Daniel è travolto dalla invadenza di alcuni concittadini che, pur riconoscendone la eccellenza, si aspettano da lui un comportamento conformista.
Ma lo scrittore non esita ad esprimere le sue opinioni, che contrastano in modo sempre più evidente con il contesto sociale, fino a trasformarsi in una vera e propria ostilità che sfocia nella violenza.
Il divario tra lui e la comunità di origine è ormai insanabile, d’altra parte era fuggito via da Salas e non aveva più desiderato di tornarvi. Si era lasciato alle spalle tutto il passato, la sua vita era totalmente cambiata.
Eppure i suoi romanzi ed i personaggi trovavano ispirazione in quei luoghi remoti della memoria e non nella Spagna dove ormai viveva da tempo. Dunque il tema del film è il divario culturale tra Mantovani e i suoi concittadini. Divario che si esprime attraverso la commedia, in certi casi esilarante, ma che non è mai un giudizio perché racconta la realtà di certe manifestazioni eccessive che accadono.
Al tempo stesso è un discorso sulla cultura ed i suoi rituali, sulla persona ed il personaggio e l’idea che altri hanno del personaggio, sulla realtà e l’idealità, su chi resta e chi parte, sull’odio che la cultura può generare.
di Bianca Maria Paladino