La scienza distrugge l’ennesima nostra certezza sul cibo, e questa volta ci pone in una forte condizione di disagio. Abbiamo sempre avuto la convinzione che per poter tentare un timido approccio alla dieta, sarebbe bastato nutrirsi di cibi light!, ovvero alimenti ricchi di proteine e poveri di carboidrati e grassi. Ma a quanto pare non sarebbe sempre così.
Secondo alcune ricerche condotte da università Americane, non solo alcuni cibi light non sortirebbero l’effetto desiderato (dimagrimento), ma farebbero ingrassare! In realtà la ricerca ha abbracciato diversi fattori alimentari, alimentando anche l’ipotesi che, esagerare con alcuni cibi chiamati inappropriatamente light, si rischiano problemi di salute. A quanto pare, sul mercato esistono tanti falsi cibi “light”, che, per mantenere un equilibrio nel sapore, azzerano i carboidrati e i grassi, ma aumentano notevolmente la presenza di zucchero, con il rischio di aumentare l’insorgenza del diabete.
Cibi a basso contenuto calorico: ecco dove si nasconde il problema
Quando parliamo di un alimento light, ci troviamo di fronte ad un cibo leggero, povero di grassi, nato essenzialmente per consentire a chi vuol dimagrire, di mangiare “quasi tutto” senza tuttavia perdere un minimo di gusto.
Tuttavia bisogna fare attenzione, i cibi low fat, solitamente di marche poco conosciute, con la promessa di far dimagrire, grazie al loro basso contenuto di grassi, in realtà nascondono il trucco dello zucchero! Pur essendo effettivamente a basso contenuto calorico, a differenza dei veri alimenti light, contengono una elevatissima percentuale di zuccheri. Questo significa non arrivare mai al dimagrimento stabilito. Anzi, il rischio è che abusandone, aumenti il rischio di incorrere in alcune patologie legate al diabete.
I ricercatori se ne sono accorti sottoponendo topolini a una dieta con cibi «diet», poveri di grasso e quindi ricchi di zuccheri, e confrontandoli con topolini con una dieta bilanciata per contenuto di grassi e zuccheri. Nonostante questi ultimi mangiassero più grassi dei primi, i topolini alimentati con cibi «dietetici», low fat, accumulano, per metà delle calorie consumate, la stessa quantità di grasso corporeo dei topi che mangiano in modo equilibrato.
Le «trappole» sono diverse: intanto pochi grassi significa più zuccheri che fanno male al metabolismo e aumentano il rischio diabete, spiegano i ricercatori; inoltre mangiare low fat porta a mangiare di più proprio perché i cibi sono meno calorici e quindi ci si sazia meno; infine l’eccesso di zuccheri si trasforma in grasso corporeo anche se si consumano meno calorie rispetto a una dieta bilanciata. La dieta low fat è risultata anche legata a infiammazione a livello cerebrale.