Il Capolavoro Juve è stato completato ed il sogno Champions League continua. I bianconeri strappano un pareggio pesantissimo e meritato pareggio al Real Madrid di Carlo Ancelotti. Risultato che, unito alla vittoria dell’andata a Torino (2-1), regala alla squadra di Massimiliano Allegri la super finale di Berlino del 6 giugno, dove affronterà il Barcellona di Leo Messi, sarà difficile ma in una partita secca può accadere tutto.
12 anni di attese, dalla serie B alla revoca degli scudetti,un traguardo impensabile da tutti. A Madrid i campioni d’Italia non si scompongono davanti al rigore di Cristiano Ronaldo nel primo tempo, ne tantomeno si lasciano intimorire dalle occasioni sventate dal superbo Buffon. Nella ripresa, il punto sulla qualificazione lo mette a segno l’ex di turno Morata al termine di un match sofferto, ma condotto con grande intelligenza tattica, soprattutto legittimato da almeno 2 occasioni limpidissime per portarsi in vantaggio. La qualificazione in finale è l’ennesimo capolavoro di Allegri, elimina una grande squadra e fa dimenticare l’ombra di Antonio Conte, portata dietro per l’intera stagione.
La Juve gioca a viso aperto dal primo minuto senza lasciarsi intimidire dai 90 mila tifosi. Anche se la prima occasione è targata Real, con un grande giocata di Benzema che si sbarazza di Lichtsteiner e calcia di sinistro da posizione ravvicinata: palla alle stelle. Al quarto d’ora Vidal, servito da Tevez, tenta il sinistro da fuori: Casillas si tuffa e respinge. Gradualmente però i Blancos guadagnano terreno ed alzano spinta e baricentro. Buffon è chiamato all’intervento su Bale: bolide sinistro del gallese dai 30 metri, il numero uno bianconero è strepitoso nel deviare in angolo.
Erroraccio di Chiellini ed il Real passa su rigore. Chiellini tocca James Rodriguez in area. Intervento ingenuo quello del bianconero, Eriksson indica il dischetto. Dagli undici metri Ronaldo è impeccabile: Buffon spiazzato, 1-0 al 23′. Per il portoghese, rete numero 77 in Champions. La Juventus non si abbatte e non si lascia schiacciare. I bianconeri fanno girare palla, a caccia del varco giusto. Ma sono ancora i madrileni a rendersi pericolosi con un destro di Benzema dal limite e in contropiede con Ronaldo che stoppa, va di sinistro ma non inquadra lo specchio. Prima dell’intervallo, lavoro per Buffon chiamato a sventare in angolo la conclusione di Benzema, lanciato da CR7. Sul successivo corner, cerca il blitz vincente Ramos: colpo di testa e palla oltre la traversa.
Nel secondo tempo la Juventus entra meglio in campo. Più decisa, più convinta. Il Real si abbassa, Marchisio sfiora il gol con un tiro da fuori e poi, al 58’, arriva la magia. Taglio in mezzo per Pogba che svetta di testa e appoggia in mezzo per Morata. Lo spagnolo controlla e spara da centro area: la palla rimbalza violenta di fronte a Casillas, che non può nulla.1-1 e Juve in paradiso. La squadra di Ancelotti reagisce e prova a ripotarsi avanti. Bale va vicino al gol di testa, James piazza alto dal limite, ma la più grande di occasione, a 20 minuti dalla fine, è sui piedi di Marchisio, che, servito da Vidal, in area costringe Casillas al miracolo. Ci provano ancora Ronaldo e Bale, la Juve si chiude in area con Barzagli, entrato per coprirsi col 3-5-2. Lo sforzo finale del Real non basta. La Juventus resiste e porta a cas l’1-1 che vale la finale. Apoteosi, chapeau.
Poi tocca alla staffetta tutta spagnola tra Morata e Llorente: l’uscita dell’ex Real è accolta dai fischi di quello che potrebbe in futuro tornare ad essere il suo pubblico. Proprio il ‘Re Leone’ si mette in mostra superando Varene e scaricando per Pogba, il cui sinistro è respinto da Casillas con i pugni. Vidal spreca poi di testa. Ultimo cambio per Allegri che richiama Vidal inserendo Pereyra. I bianconeri reggono al forcing finale e si accomodano sul volo per Berlino. Città che all’Italia, vedi il trionfo al Mondiale 2006, porta benissimo.