Berlusconi cede il 48% del Milan a Mr.Bee

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Si e’ conclusa con reciproca soddisfazione la seduta in cui Berlusconi ha conservato la maggioranza azionaria della Societa’ Rossonera e Mr.Bee e’ entrato con la restante cospicua partecipazione (48%) nella plurititolata societa’ milanista. Dopo l’entrata nell’Inter (la cugina nerazzurra) dell’indonesiano Tohir avvenuta  nel novembre 2013 e’ il secondo imprenditore orientale che acquisisce una fetta importante di una societa’ calcistica italiana. Negli anni scorsi li avevano preceduti magnati russi, emirati arabi e miliardari statunitensi nell’acquisto di rinomate societa’ europee. Solo dieci anni fa per entrambe le societa’ milanesi non si sarebbe potuta immaginare una simile scalata da parte degli orientali. Ma negli ultimi tempi lo scenario economico mondiale e’ mutato per cui si e’ resa necessaria un’iniezione di liquidita’ per i due gloriosi club.

Solo il tempo dira’ se la cessione di quote del Milan si sara’ rivelato un affare o meno, ma intanto si potra’ progettare un futuro che altrimenti restava denso di nubi. Con la nuova disponibilta’ economica la societa’ milanese si potra’ dotare di uno stadio di proprieta’,sulle orme della Juventus che sembra aver imbroccato un circolo virtuoso sia sul fronte societario che calcistico (ci e’ mancato poco che centrasse un prestigioso triplete). Si potranno inoltre ingaggiare calciatori di spessore che assicurino subito i risultati, per tentare di riportare la societa’ milanese ai fasti di un tempo. La gestione del Cavaliere resta nella storia come ricca di trofei e soddisfazioni (in 29 anni conquistati 28 trofei di cui 13 internazionali).

L’ingresso di Mr.Bee Taechambol, affermato broker thailandese, apporta un capitale di 480 milioni di euro, rafforzera’ il brand Milan sui mercati asiatici quotando il titolo alla Borsa di Hong Kong. L’immagine del marchio Milan sui mercati dell’estremo oriente dovrebbe funzionare in virtu’ dei prestigiosi trofei conquistati e come testimonial del Made in Italy.

 

Berlusconi continuira’a tenere la presidenza, sua figlia Barbara la titolarita’ del settore commerciale e Galliani quella del settore sportivo.

Ancora una mossa azzeccata da parte del Cavaliere che nel giro di un anno o due potra’ vedere risollevate le sorti del Milan senza intanto aver ceduto lo scettro del comando che potra’in ogni caso diluire ai figli senza far uscire la societa’ dal controllo della famiglia.

Dario Alvino