Ad Avellino si è discusso di Fake News

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A seguito della settimana delle Comunicazioni Sociali durante la quale il Santo Padre ha emesso un accorato messaggio, si e’ svolto un incontro al Circolo della Stampa di Avellino nel quale si e’ discusso  di Fake News  e giornalismo di pace.

Dopo aver espresso rammarico per l’assenza del noto giornalista Gigi Marzullo, impedito da sopraggiunti problemi familiari, il fattivo e sensibile organizzatore Don Gerardo Capaldo (responsabile UCSI) ha introdotto il tema parlando del ruolo della Chiesa che, riguardo alle comunicazioni sociali e ai grandi temi, sta pian pano superando le ataviche chiusure aprendosi al confronto e al riformismo.

Hanno partecipato inoltre Gianni Festa, direttore del Quotidiano del Sud, il prof. Luigi Zappella ed il rappresentante dell’Ass. stampa salernitana, Nunziante De Maio, l’avv.Carpentieri ed il prof Di Rienzo, che si sono alternati negli interventi. Zappella citava i numerosi casi ove i gruppi di potere, sia nel mondo politico che in quello della comunicazione, hanno orientato il successo di questo o quel governo; ad esempio come l’elezione di Trump, ma anche di molti suoi predecessori, sia stata falsata dalle Fake News, ove ci sarebbe anche lo zampino di Putin. Oltre ai gruppi di potere che determinano l’orientamento politico in molti Paesi del mondo, grazie ai potenti mezzi e all’avvento dei social la comunicazione ha un’ influenza strategica dato che grazie al web raggiunge tutti i ceti sociali in ogni angolo del mondo.

E sul web, tramite i social, circola di tutto di piu’, tra cui notizie infondate ed opinioni personali di gente poco qualificata che vengono spacciate per verita’ assolute. La platea dei social e’ enorme ed una buona fetta di internauti, specie i piu’ sprovveduti, si lasciano condizionare dai contenuti dei post che arrivano a raffica. E l’influenza dei messaggi, risulta occulta e mascherata in quanto le piattaforme web sono gestite ad arte. Non e’ casuale il recente scandalo di Facebook, che ha manipolato i profili di milioni di utenti. Il direttore Gianni Festa,  che in eta’ piu’ giovanile ha vissuto come reporter la guerra in Libano, riferiva che e’ fondamentale la correttezza dell’informazione, che in molti casi latita, sia per motivi economici che per superficialita’.

Capita spesso che vengano emanate notizie rilevate da fonti poco attendibili, come agenzie di stampa improvvisate e non dagli inviati speciali, che operano sul territorio. Ne va di mezzo l’autenticita’ dell’informazione; capita spesso che si riportino notizie non veritiere, originate dal sentito dire  e dal passaparola, in quanto prive di scrupolosa verifica. E la correttezza dell’informazione e’ condizione necessaria per conoscere la verita’ che rende gli uomini liberi, come ha declamato il Santo Padre.