“Sono nato e cresciuto a Cantù, giocando e allenando nel settore giovanile fino ad arrivare alla prima squadra. Per me non potrà mai essere una partita normale”. Non poteva trovare parole migliori coach Sacripanti per presentare la partita di domani. Per dirla tutta è una partita che ha un significato diverso anche per altri 3 neobiancoverdi: Max Oldoini,da fido vice di Sacripanti ha trascorso tanti anni a Cantù, mentre Marteen Leunen in 5 anni al Pianella ha fatto innamorare i tifosi brianzoli con la sua sapienza cestistica. Per Ivan Buva, invece, il discorso è diverso. Lui, fino all’anno scorso, era in biancoblu (pescato proprio da Sacripanti l’anno prima) e, da contratto, sarebbe dovuto esserci pure quest’anno, ma la dirigenza ha deciso di non dargli fiducia.
Insomma, di motivazione per vincere ce ne sono, anche perché la Scandone sfida il suo tabù per eccellenza (solo 3 vittorie in 15 anni di serie A in Brianza, l’ultima nel lontano 2008) con una classifica che non sorride, ma con il morale alto nonostante la cocente sconfitta con Sassari. E’ una partita da vincere, stavolta anche facendo una brutta prestazione (cosa capitata solo con Milano alla terza giornata di campionato, perché lasciare altri punti per strada potrebbe diventare pericoloso. La Sidigas, al momento, è l’unica con due vittorie, spartiacque tra quattro squadre a 2 punti (tra cui anche Cantù) e quattro a 6. E’ facile capire che perdere ulteriore terreno potrebbe lasciare i biancoverdi invischiati nel gruppone di media\bassa classifica da cui poi potrebbe diventare difficile uscirne. Ai lupi servirebbe un filotto di vittorie per evitare di far dipendere il proprio cammino da altre squadre e per evitare tutti i discorsi di classifica avulsa che, alla fine, risultano sempre decisivi.
Cantù ha avuto un difficile avvio di campionato: una sola vittoria (al Pianella, contro Torino) e sconfitte brutte sia per come sono maturate (clamorosa quella di Reggio Emilia con i biancoblu in controllo per oltre tre quarti) sia per la qualità di gioco espresso. E’ una squadra giovane, con talento non molto diffuso, ma con un paio di giocatori di assoluto livello come il capocannoniere attuale del campionato Bred Heislip (micidiale tiratore dall’arco da oltre 17 punti a partita) e il capitano Awudu Abass, canturino da sempre, che coach Sacripanti ha cresciuto e lanciato sia in nazionale Under 20 che in prima squadra.
Per la prima volta in questo campionato si parte da favoriti sulla carta. Non è una partita facile, perchè partite facili a questo livello non ne esistono. Ma è sicuramente una partita da vincere.