Salvini leader, Berlusconi gregario, un centrodestra di populismo e qualunquismo

berlusconi, salvini e il nuovo centrodestra

La manifestazione di domenica scorsa a Bologna, in una gremitissima Piazza Maggiore, ha sancito di sicuro il primato della lega Nord e del suo Leader Matteo Salvini in seno alla coalizione di Centrodestra. Un nuovo Centrodestra appunto, poco moderato, poco incline al dialogo con le gerarchie ecclesiastiche e con le lobby economiche e industriali. Il nuovo Centrodestra che Matteo Salvini ha in mente è lontanissimo da quello che lo stesso Silvio Berlusconi fondò insieme a Gianfranco Fini Pier Ferdinando Casini e Umberto Bossi nel 1994 partendo dal sogno della rivoluzione liberale , e dalla promessa delle diminuzione delle tasse per i cittadini per finire alla ripresa economica e occupazionale mai veramente realizzata nel nostro bel paese sempre piu’ ai margini delle politiche europee e mondiali.

Oggi il programma del centrodestra “marcato” Salvini ha altri punti qualificanti, e soprattutto il linguaggio usato da Matteo Salvini suscita attenzione momentanea perché parla esclusivamente alla pancia della gente. Le posizione anti-europee e anti-migranti riescono almeno ad oggi a raccogliere un lungo consenso tra i cittadini e soprattutto tra gli elettori centrodestra delusi e rimasti a casa nelle ultime tornate elettorali, ma chissà se domani questo modo di fare politica,fondato sul populismo piu’ becero, troverà consenso specie in quel largo elettorale moderato che per anni ha trovato in Silvio Berlusconi un riferimento certo. Oggi il cavaliere è ridotto a quanto pare ad un ruolo secondario e sussidiario. Il nostro paese ha bisogno certamente di un centrodestra di stampa europeo, che guardi all’Europa come una opportunità e non come un male, anche perché l’Italia è tra i paesi fondatori del progetto europeo, qualcuno dovrebbe ricordalo questo non solo ai leghisti, ma anche alla stessa Giorgia Meloni, pronta a sostenere l’alleanza con la Lega a partire dalla prossime comunali di Roma Napoli Milano.

Gli stessi sondaggi parlano chiaro, La lega Nord sfiora il 15% dei consensi, Forza Italia si ferma a 12%, Faretelli D’italia arrivano al 4,5%. Insomma il Centrodestra unito può ancora dire la sua, anche perché le liti e le scissioni nel Pd assottigliano le distanze tra le due coalizioni. Anche se entrambe dovranno fare i conti con il movimento Cinque Stelle che nei sondaggi vola con un autorevole 28% che fa tremare un po’ tutti.

A cura di MARCO GROSSI