Sconfiggere il virus Zika con gli anticorpi è possibile: verso nuove terapie e diagnosi

Lo studio pubblicato su Science descrive per la prima volta la risposta immunitaria umana all’infezione da virus Zika, mostrando come  la maggior parte degli anticorpi indotti dall’infezione con virus Zika riconoscono anche il virus Dengue. Questi anticorpi cross-reattivi sono debolmente neutralizzanti e hanno come effetto quello di aumentare la severità di una successiva infezione da Zika o Dengue. Lo studio dimostra in modelli sperimentali che gli anticorpi cross-reattivi indotti dall’infezione con virus Zika sono in grado di provocare un’infezione letale da virus Dengue. Questo risultato, che deve essere validato da futuri studi epidemiologici, va tenuto in considerazione nel contesto dello sviluppo di vaccini.

La scoperta

Un team di ricercatori dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina (IRB, USI Università della Svizzera italiana) e della società biotech svizzera Humabs BioMed SA ha identificato da pazienti infetti con il virus Zika anticorpi monoclonali con un potenziale terapeutico e possibili nuove strategie per la diagnostica. Un articolo pubblicato oggi sulla prestigiosa rivistaScience riporta per la prima volta le caratteristiche della risposta immunitaria contro il virus Zika, con importanti implicazioni per la diagnosi differenziale e per lo sviluppo di vaccini e nuove terapie.

Il virus Zika

Il virus Zika è un flavivirus strettamente correlato con il virus Dengue. Dopo la sua comparsa in Brasile lo scorso anno, il virus Zika si è diffuso rapidamente in tutta l’America latina e in febbraio l’Organizzazione Mondiale della Salute ha dichiarato l’emergenza sanitaria. La principale via di trasmissione del virus è attraverso le punture di zanzare, ma il virus si può diffondere anche per via sessuale e dalla madre al feto nei primi mesi di gravidanza. Mentre la maggior parte delle infezioni da virus Zika sono asintomatiche o causano soltanto lievi sintomi, il virus può causare complicazioni nello sviluppo fetale, in particolare la microcefalia. Al momento non sono disponibili vaccini o terapie specifiche.

Caratteristiche Virus Zika

Il virus Zika in realtà era conosciuto da molti anni in tutto il Sud America, la puntura della zanzara provocava il semplice rossore, la sensazione di prurito e una leggera febbre. Tuttavia erano sintomi molto leggeri che a distanza di pochi giorni scomparivano senza causare danni gravi alla salute. Da qualche settimana, invece le condizioni sono totalmente mutate, i medici hanno scoperto delle grosse correlazioni tra malformazioni celebrali di molti neonati ed il virus Zika trasmesso a seguito di punture. In modo particolare i neonati nascevano affetti da microcefalia.

Legame tra virus Zika e Microcefalia

Gli esperti indicano infatti un possibile legame del virus con la comparsa di gravi patologie nei neonati, come la microcefalia fetale che, caratterizzata da uno sviluppo minore del cranio, può determinare seri ritardi cognitivi e problemi alla vista e all’udito. In Brasile sono 3.893, ad oggi, i casi sospetti di microcefalia causata da Zika. Motivo per il quale il Governo brasiliano ha stanziato dei fondi per la ricerca di un vaccino,  mentre Oms e Organizzazione panamericana per la salute hanno emesso una nota di allerta epidemiologica internazionale affinchè vengano prese misure urgenti di diagnosi e monitoraggio dei casi.

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