Secondo il sondaggio Demoskopea, se si dovesse votare oggi la Lega, pur restando primo partito si attesterebbe al 23 % registrando una perdita di dieci punti percentuali rispetto alle Europee del 2019. Mentre il PD rimarrebbe stabile al 20,5% ed il Movimento Cinquestelle starebbe poco sotto (19,9%). Il trend di Fratelli d’Italia si confermerebbe in ascesa fino al 15,5%, mentre ci sarebbe un crollo di Forza Italia al 6,3%, ed i partiti degli scissionisti Calenda (Azione) e Matteo Renzi (Italia Viva) si attesterebbero al 3,3%. Secondo tali proiezioni la coalizione di centro-sinistra supererebbe quella di centro-destra (46,9% contro 45,3%).
Invece il sondaggio condotto da Agi/You Trend accredita la Lega di un 25,2% e certifica un crollo del Movimento Cinquestelle fino al 15,8%, con altri dati piu’ o meno analoghi al sondaggio precedente, con la differenza che secondo Agi/You Trend la coalizione di governo (42,6%) soccomberebbe rispetto a quella di centrodestra (48,2%).
Le proiezioni per le votazioni Regionali
Riguardo alle proiezioni nelle singole Regioni si pronuncia Tecne’ per la cui societa’ in quattro Regioni (Veneto, Liguria, Campania e Marche) il risultato non sarebbe in discussione, con la vittoria di Zaia (centrodestra quotato tra il 70 ed il 74%) su Lorenzoni (centrosinistra dato tra il 16 ed il 20%); in Liguria Giovanni Toti (cdx dato tra il 53 ed il 57%) avrebbe un vantaggio di venti punti su Ferruccio Sansa (PD-M5S).
In Campania De Luca (Csx) e’ accreditato di un risultato tra il 45 ed il 49% su Caldoro (Cdx) che si fermerebbe al 33-37%; nelle Marche Acquaroli (cdx) prevarrebbe con 43-47% su Mangialardi (Cdx con il 35-39%).
Piu’ aperta la partita in Toscana, ove il candidato di Csx Eugenio Giani (43-47%) ha solo quattro punti di vantaggio sull’avversaria del cdx Susanna Ceccardi (39-43%) ed in Puglia ove Raffaele Fitto (39-43%) sostenuto dal Cdx e’ di poco avanti sul Goverantore uscente Michele Emiliano del Centrosx (36-40%).
Queste le previsioni ad una ventina di giorni dalla consultazione: da precisare che i sondaggi sono intenzioni di voto e non espressione del voto e quindi hanno valore relativo , specie se raccolti quando ancora lo stesso numero di coloro che effettivamente si recheranno a votare, stimato oggi al cinquanta per cento, e’incerto. Pertanto la loro attendibilita’ va valutata con circospezione, prova ne e’ che anche i risultati sono diversi a seconda delle societa’ che li pongono in essere.
